Sinner col borsone di Gucci a Wimbledon: è polemica
Alla vigilia dell’evento, Jannik ha dovuto chiedere un’approvazione a ITF, ATP e agli organizzatori del torneo
LONDRA. Jannik Sinner detta la moda a Wimbledon. L'azzurro, che al primo turno del singolare maschile ha battuto l'argentino Juan Manuel Cerundolo, si è presentato sul campo Centrale con un inedito accessorio: al posto del classico borsone fornito dallo sponsor tecnico, la testa di serie numero 8 è scesa in campo con una borsa di Gucci. Una novità praticamente assoluta per il tempio del tennis e per il torneo che, più di ogni altra competizione, è sinonimo di tradizione, rigore e protocollo. La svolta 'fashion' di Sinner ha conquistato spazio persino sul New York Times, che nella sua edizione online ha dedicato un lungo articolo al dettaglio, raccogliendo anche le parole del tennista azzurro, dal 2022 ambasciatore del brand: «Volevo che la borsa fosse comoda da portare e fosse sufficiente per contenere le mie cose. La mia priorità era la funzionalità».
Il regolamento
Nelle ultime ore, sui social soprattutto, molti appassionati hanno polemizzato sulla scelta del pusterese di uscire dai soliti circuiti. Sinner poteva tenere sotto braccio questo tipo di borsone? Cosa dice il regolamento? Alla vigilia dell’evento, Jannik ha dovuto chiedere un’approvazione a ITF, ATP e agli organizzatori del torneo.
La conferma è arrivata proprio dalla casa di moda italiana, che ha in qualche modo voluto smorzare la bufera. Anche perché diversi fan hanno contestato il fatto che per Federer o Serena Williams, in passato, non fosse stata chiesta alcuna autorizzazione. Questo testimonia il potere che hanno ormai acquisito certi marchi. Per esempio, Carlos Alcaraz ha da poco firmato un accordo con Louis Vuitton. È l’ennesima sfida a distanza tra i due, che l’anno scorso si erano affrontati sul Centrale: vinse il nostro. In questa edizione, invece, potrebbero incrociarsi solo in finale. Sarebbe il loro settimo scontro diretto, tre successi a testa il bilancio fin qui.