Rugby Trento, una stagione impegnativa in Serie B
Al via con una nuova maglia che rende omaggio alla città: «Un grazie ai tanti volontari che ci supportano
TRENTO. Nuova stagione impegnativa dell’Asd Rugby Trento che inizia il secondo campionato di Serie B Nazionale. Quest’anno la maglia nuova è un omaggio alla città ed in particolare al colore grigio della tenuta dei Gobj e come questa fazione ha difeso la città di Trento dall’attacco dei Feltrini, l’Asd Rugby Trento si prefigge di difendere l’onore ed il campo di via Fersina da parte degli attacchi delle società blasonate del Veneto e del Friuli con cui la nostra prima squadra dovrà scontrarsi fino a fine maggio.
E la si può notare nella foto, tra le mani del sindaco Franco Ianeselli. Anche quest’anno la crescita dei numeri è in netto incremento così come i costi e le spese che sono in parte coperte dagli sponsor e dagli enti pubblici, in particolare il Comune che è sempre vicino. Purtroppo avere a fianco eccellenze come il volley ed il basket ed aver il peso del calcio, come dice la dirigenza, “toglie la possibilità di avere contributi necessari ad investire su giocatori che possano farci fare il salto di qualità. Infatti la squadra è formata totalmente da giocatori che vengono dalle giovanili e da studenti che frequentano l’Università, che spesso ci supportano anche nella crescita delle nostre categorie giovanili, allenando i nostri ragazzi ed i nostri bambini”.
“Non va dimenticato poi che abbiamo fatto conoscere il Trentino al panorama rugbistico italiano guadagnando un profondo rispetto da parte di società storiche che hanno fatto la storia del rugby e diventando alle volte anche un punto di riferimento per altri club per la crescita che abbiamo avuto negli ultimi anni grazie soprattutto alla sforzo di volontari che dedicano molte ore delle loro giornate al Rugby Trento”. Inoltre è nata una ottima collaborazione con il Calcio Trento Femminile con cui si dividono momenti e soprattutto un supporto sia fisico partecipando come tifosi alle rispettive partite ma soprattutto condividendo sui social i rispettivi post. E’ quindi necessario credere nella squadra, in uno sport che è riconosciuto come una cultura che aiuta le nuove generazioni a crescere in modo sano, cercando di rimanere lontane da pericoli che ormai sono diventati terreno fecondo nella nostra società.