Rovereto. All'Urban Center di Rovereto è stata presentata ufficialmente la terza edizione del campionato del mondo indoor di palla tamburello. E’ l'evento clou dell'anno con la partecipazione di 20 nazionali, maschili e femminili, in rappresentanza di 11 Nazioni. La kermesse mondiale si aprirà, con le prime gare di qualificazione, venerdì 6 dicembre e si concluderà domenica 8 con le finali. Complessivamente si giocheranno cinquantacinque partite ospitate in tre impianti roveretani. Campo centrale della manifestazione è il palazzetto dell'Istituto Don Milani, a cui si affiancheranno la palestra delle Fucine e la Tennis Halle. A conferma di un movimento in fermento ed in costante crescita anche oltre i confini europei, significativa è la presenza di Brasile e Cuba. Per l'Europa presenti oltre ovviamente all'Italia, Francia, Germania, San Marino, Ungheria, Inghilterra, Portogallo, Spagna e Catalogna. E proprio queste ultime squadre nazionali, sono presenti con propri inni e bandiere, sono state incluse in due quadrangolari diversi per evitare incroci delicati in ordine alle dinamiche socio politiche che interessano e turbano, e non da oggi, la penisola Iberica. I favori del pronostico, in campo maschile, sono per la Francia vincitrice dell'ultimo mondiale, che avrà vita dura con l'Italia storica antagonista dei galletti Transalpini; e in ambito femminile l'Italia che detiene il titolo e si presenta ambiziosa ma ringiovanita. Le prime squadre classificate di ogni girone, le seconde e la miglore terza, accederanno direttamente ai quarti di finale, mentre le altre terze si affronteranno per definire l'ultima squadra qualificata. Seguiranno eliminazioni dirette.

A difendere i colori azzurri nel femminile, agli ordini del selezionatore Gianni Dessì, sono state convocate: Beatrice e Chiara Zeni, Rebecca Lanzoni, Baldo Germana, Veronica Trapletti, Laura Lorenzoni, Noemi Sogliani ed Arianna Caliari. I maschi guidati dal coach Salvatore Occhipinti: Luca e Manuel Festi, Alessandro e Federico Merighi, Gabriel Festi, Marco Ferrera, Graziano Perottoni e Gabriele Weber. A.B.