Ora l’Aquila è un rapace Gentile
Basket serie A. Ieri la presentazione ufficiale dell’ala azzurra, l’ultimo acquisto, giunto a sorpresa e a roster già ultimato, della Dolomiti Energia Il nuovo giocatore (il più pagato della storia bianconera), che indosserà la maglia numero 5, è uno dei talenti più limpidi della palla a spicchi italiana
Trento. Nel contesto della narrazione sportiva spesso si abusa del termine “colpo” per definire un’operazione di mercato andata a buon fine. Ecco, quello messo a segno dall’Aquila Basket Trento e annunciato l’altroieri anche su queste pagine, può benissimo definirsi tale. Alessandro Gentile, uno dei talenti più importanti prodotti dalla pallacanestro italiana nell’ultimo decennio, ha infatti firmato un contratto biennale con il sodalizio di piazzetta Lunelli, come annunciato poi ufficialmente nella mattinata di ieri dall'Aquila Basket. Si tratta di un colpo fenomenale messo a segno dal deus ex machina bianconero Salvatore Trainotti, che quando tutto sembrava fermo ha completato il roster della sua squadra con quello che si candida a essere il miglior giocatore italiano dell’intero campionato. L’atleta più pagato nella storia della società bianconera ha pronunciato le prime parole da giocatore dell’Aquila Basket ieri, nella Sala Conferenze di Trentino Marketing, dove per l’occasione è stato presentato in grande stile. «Trento negli anni si è contraddistinta per la sua professionalità e serietà, come dimostrano i risultati che ha raggiunto, ed è per questo che ho scelto di venire qui - ha affermato Alessandro Gentile -. Arrivo in una squadra ambiziosa, ringrazio Salvatore Trainotti e tutta la società per aver reso ciò possibile. Ho firmato un contratto di due anni perché credo nel progetto della società, che si è ritagliata un posto importante in Italia e in Europa».
Lo stesso giocatore campano ha confermato di aver avuto dei contatti già negli anni scorsi con la compagine del capoluogo.
«Già in passato c’erano state delle chiacchierate con l’Aquila Basket, ma si trattava di cose superficiali - ha svelato il nuovo numero 5 aquilotto -. L’anno scorso infatti sono andato a giocare in Spagna».
Non si sa invece quando Gentile farà il suo esordio con i suoi nuovi compagni di squadra, visto che l’Aquila Basket torna sul parquet - in trasferta - già domani sera per sfidare Reggio Emilia nella seconda giornata di campionato ( la palla a due è prevista per le ore 20:30).
«Fisicamente sto bene - ha proseguito l’esterno classe ‘92 -. Non so ancora quando esordirò, l’ultima partita l’ho giocata ai Mondiali... Valuteremo con l’allenatore le mie condizioni e quindi poi prenderemo una decisione».
A dare il benvenuto all’ex stella di Milano ha pensato il presidente dell’Aquila Basket, Luigi Longhi, che ha consegnato personalmente la maglia numero cinque all’ala classe 1992.
«Oggi (ieri per chi legge, ndr) è una bella giornata, perché l’Aquila Basket ha l’onore di presentare uno dei migliori giocatori italiani - ha dichiarato Longhi -. Ciò testimonia il percorso fatto in questi anni dalla nostra società, che ora è appetibile anche per campioni di questo calibro. Aggiungo che anche suo fratello Stefano qui ha lasciato un ottimo ricordo. Avere campioni di questo genere non è cosa di tutti i giorni e ci riempie di orgoglio. I sogni talvolta si possono tradurre in realtà e questa presentazione ne è la dimostrazione».
È toccato invece al general manager aquilotto Salvatore Trainotti svelare i retroscena della trattativa-lampo che ha portato il talento nativo di Maddaloni nel capoluogo regionale.
«Quella legata ad Alessandro Gentile è stata un’opportunità di mercato. Dieci giorni fa ho parlato con il suo agente e da lì è nata l’idea di prenderlo, visto che la squadra per noi era già completata. A quel punto ho parlato di questa cosa con l’allenatore (Nicola Brienza, ndr), che non ha fatto altro che il dare il suo consenso. Venerdì scorso la società mi ha dato disponibilità per portare avanti l’operazione e sabato ho sentito Alessandro: ci siamo trovati subito in sintonia e quindi mercoledì abbiamo chiuso l’accordo».
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