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Obbligo dell’airbag nelle gare da sci, il padre di Matilde Lorenzi: «Sia l’inizio di una nuova era»

Dopo la decisione della Fis, la misura viene ritenuta "fondamentale per la sicurezza degli atleti"

LA MISURA La Fis impone l’airbag obbligatorio per discesa libera e superG

L'APPELLO DEL PAPA' «Tutelare i ragazzi che sciano e tenere in vita ricordo di Mati»



BOLZANO. "Accogliamo con soddisfazione la decisione della Fis di rendere obbligatorio l'uso dell'airbag nelle gare di Discesa Libera e di SuperGigante. Questa misura rappresenta un passo fondamentale verso l'incremento della sicurezza degli atleti, che affrontano gare su piste sempre più tecniche e impegnative. La tutela della salute e dell'integrità fisica degli sciatori deve essere una priorità assoluta; e l'introduzione di sistemi di protezione avanzati, come l'airbag, dimostra la volontà della Federazione di garantire condizioni di gara più sicure". Lo afferma Adolfo Lorenzi, papà di Matilde Lorenzi, la giovanissima atleta della Nazionale italiana di sci alpino morta in un incidente in allenamento.

La famiglia di Matilde lanciò una appello, prima del funerale della ragazza, per incrementare la sicurezza per gli atleti sulle pista di sci. Proprio ieri la Federazione Internazionale di Sci ha reso obbligatorio l'uso dell'airbag durante le gare di velocità. "Mi auguro che questo sia solo l'inizio di una nuova era in cui tecnologia e sport si uniscono per preservare la vita e la carriera di tanti campioni e di tanti giovani che praticano questo sport meraviglioso. Questa decisione riflette un cambiamento importante per una crescente consapevolezza, da parte di tutti, sulla necessità di alzare gli standard di sicurezza in pista", aggiunge Adolfo Lorenzi.

"È fondamentale investire nell'impiego di dispositivi che possano fare la differenza in situazioni critiche. La sicurezza non è mai un compromesso, ma un obiettivo da perseguire con determinazione e responsabilità. Come sostenitore di tutte le iniziative volte a migliorare la sicurezza nello sci alpino, ritengo e auspico che questa decisione possa rappresentare un modello da seguire per altre competizioni e federazioni sportive", conclude il padre di Matilde.













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"Vittoria SettantArte 70 resterà aperta fino al 7 dicembre. Il professor Massimo Parolini ha spiegato come l’istituto ha saputo cogliere nel tempo le sfide di un mondo in continua evoluzione e ha citato con gratitudine il dirigente Sergio Filosi, per 26 anni molto fecondi alla guida del Vittoria, e poi i dirigenti Silvio Cattani, l’attuale Daniela Simoncelli, molti insegnanti, il valore di tanti studenti. Il saluto di Claudio Soini, presidente del Consiglio provinciale di Trento e di Elisabetta Bozzarelli, vicesindaca di Trento (foto Marco Loss / Consiglio provinciale)

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