tennis

Non solo trofei: il 2024 è l’anno d’oro per Jannik Sinner

Con la vittoria allo Us Open, il numero 1 del mondo ha incassato 3,6 milioni di dollari. In questa stagione ha superato i 10 milioni solo di montepremi, senza contare i numerosi sponsor

 



BOLZANO. Il momento è di quelli stellari. Non solo sul campo, dove Jannik Sinner ha dimostrato a più riprese di essere, anche oltre la certificazione della classifica, il numero 1 in circolazione, ma anche a livello di guadagni.

La serie di successi inanellati dal 23enne di Sesto Pusteria nel corso dei mesi, lo ha portato a toccare quote eccezioni. Solo nel corso di questa stagione, l'altoatesino ha messo in bacheca la bellezza di 10,558,595 dollari di montepremi, frutto di sei titoli, due dello Slam, altrettanti Masters 1000, e gli Atp 500 di Rotterdam e Halle.

La vittoria allo Us Open, tanto per fare un esempio, ha portato nelle casse di Sinner un assegno di 3,6 milioni di dollari.

  • Carlos Alcaraz (Spagna), 21 anni: 42,3 milioni (10,3 milioni sul campo; 32 milioni fuori dal campo).
  • Novak Djokovic (Serbia), 37 anni: 37,2 milioni (12,2 milioni sul campo; 25 milioni fuori dal campo).
  • Coco Gauff (Usa), 20 anni: 27,1 milioni (7,1 milioni sul campo; 20 milioni fuori dal campo).
  • Iga Swiatek (Polonia), 23 anni: 26,7 milioni (11,7 milioni sul campo; 15 milioni fuori dal campo).
  • Jannik Sinner (Italia), 23 anni: 26,6 milioni (11,6 milioni sul campo; 15 milioni fuori dal campo).
  • Rafael Nadal (Spagna), 38 anni: 23,3 milioni (0,3 milioni sul campo; 23 milioni fuori dal campo).
  • Daniil Medvedev (Russia), 28 anni: 20,3 milioni (7,3 milioni sul campo; 13 milioni fuori dal campo).
  • Naomi Osaka (Giappone), 26 anni: 14,6 milioni (0,6 milioni sul campo; 14 milioni fuori dal campo).
  • Casper Ruud (Norvegia), 25 anni: 13,9 milioni (3,9 milioni sul campo; 10 milioni fuori dal campo).
  • Aryna Sabalenka (Bielorussia), 26 anni: 13,7 milioni (6,7 milioni sul campo; 7 milioni fuori dal campo).

Jannik n. 1 al mondo ma "solo" 5° per guadagni, con 26,6 milioni: al top Alcaraz, Djokovic e Gauff

Jannik Sinner resta il numero 1 al mondo della classifica Atp, ma si deve accontentare – si fa per dire – del 5° posto in un’altra classifica, quella dei tennisti più pagati. In questo caso, infatti, deve cedere lo scettro al suo arcirivale Carlos Alcaraz. La classifica è stata messa a punto da Forbes. Ecco chi guadagna di più.

Si tratta di cifre, queste, garantite esclusivamente dai premi di gara. Alle quali vanno naturalmente aggiunti tutti gli emolumenti garantiti da sponsor, pubblicità e altre voci, i cui importi non sono però comunicati in maniera pubblica a differenza dei guadagni sportivi che vengono certificati dall'Atp. Più aumenta la fama, più sponsor arrivano a bussare alla tua porta. Si può dire che l'immagine di Sinner che fa il suo ingresso a Wimbledon con un borsone Gucci sia già diventata iconica nelle menti degli appassionati. E così si stima che solo nel 2023 questa fetta di ricavi per l'azienda Sinner abbia superato quota 20 milioni di euro.

Ai 15 annuali garantiti dalla Nike (10 anni di contratto) si devono infatti aggiungere i compensi derivati dagli accordi con Gucci (di cui non sono state svelate le cifre), Rolex, Parmigiano Reggiano, Alfa Romeo, Lavazza, Fastweb, Technogym, Panini e Intesa Sanpaolo e si stima che il valore di questi si aggiri attorno ai 6-7 milioni a stagione. Un patrimonio, dunque, che si aggira attorno ai 35 milioni l'anno. Dal 2022 parte di questi incassi sono stati oggetto di una serie di investimenti strategici, in una serie di società, tutte con sede a Montecarlo, che operano in diversi settori: dalla gestione immobiliare alla finanza.

La Foxera Holding è la holding centrale per le altre attività: Foxera Re Monaco, specializzata nel settore immobiliare; Scp Foxera Re Italy e Foxera Fin. Si va dalla gestione e l'amministrazione di beni mobili e immobili, alle attività di locazione e restauro di edifici.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza