Marquez e il caso Rossi «Da quanto accaduto ho imparato tanto»
AUSTIN (Stati Uniti d’America). «Da parte mia ho fatto quello che credevo giusto in Argentina, ho accettato il fatto di aver commesso un errore e sono andato a chiedere scusa. Da parte mia non c’è...
AUSTIN (Stati Uniti d’America). «Da parte mia ho fatto quello che credevo giusto in Argentina, ho accettato il fatto di aver commesso un errore e sono andato a chiedere scusa. Da parte mia non c’è problema». Alla vigilia delle prime prove libere ad Austin, per il Gran Premio delle Americhe del motomondiale, che si correrà dopodomani, domenica, alle ore 21 italiane, Marc Marquez prova a lasciarsi alle spalle le scintille con Valentino Rossi dopo il contatto in Argentina che ha mandato su tutte le furie (e soprattutto fatto cadere) il Dottore. «In tanti hanno detto la loro, io rispetto tutti ma, come ho già detto, voglio continuare col mio stile di guida - le parole dello spagnolo della Honda ai microfoni di Sky -. Ma sono anche un pilota a cui piace imparare e da quello che è successo ho imparato tante cose. Si deve imparare e provare a non fare gli stessi errori ma mantenere lo stesso stile di guida che è spingere al massimo come fanno tutti».
L’appuntamento di Austin sembra cadere a pennello per Marquez, che su questa pista ha vinto cinque volte su cinque. «Ma nessuno è imbattibile, ogni anno è diverso, vediamo, speriamo di essere ancora lì davanti - commenta -. È una pista che mi piace ma la cosa più importante è che mi sento bene con la moto, proveremo ad andare forte sin dall’inizio».
Ma sull’episodio non mancano ancora le prese di posizione. «Vedo questa situazione che si sta sviluppando con tante persone che prendono posizione. Io voglio ricordare quello che successe fra Simoncelli e Pedrosa (nel 2011, ndr) e come andò a finire. Qui siamo tutti a rischiare la vita e vedere la gente che vuole vedere un pilota lottare contro un altro è stupido. La vita è breve e noi la mettiamo a rischio in pista»: così Jack Miller, nella conferenza stampa di Austin, su quanto accaduto fra Marquez e Rossi in Argentina e le polemiche che ne sono seguite.
Andando invece al motociclismo “corso”, uno dei protagonisti più attesi è l’italiano della Ducati, Andrea Dovizioso. «Penso che sarà una stagione diversa rispetto a quella passata, ci sono molti piloti davvero veloci, con moto altrettanto competitive»: così “il Dovi”, per il quale la corsa al titolo sarà più complicata dato quanto si è visto nelle prime due gare. Il pilota forlivese della Ducati si presenta ad Austin reduce dal sesto posto di Termas e «chiudere al sesto posto se vuoi lottare per il Mondiale non è un bel risultato ma siamo stati fortunati in Argentina e abbiamo portato a casa parecchi punti senza avere una buona velocità - ammette - anche se Miller ha dimostrato che si poteva andare più forte con la Ducati e questo significa che non abbiamo lavorato in modo perfetto. Non siamo contenti del weekend in Argentina ma nel complesso siamo in una buona situazione nel campionato. Dobbiamo mantenere la calma e la concentrazione per lottare per il podio o almeno per i primi cinque posti. Può succedere di tutto di gara in gara, poi Austin è sempre particolare e le condizioni meteo sembrano instabili».