La ricaduta della Diatec A Ravenna secondo k.o.
Ancora priva di Kovacevic (nuovo risentimento muscolare per il serbo), la squadra di Lorenzetti perde ai vantaggi il primo set e crolla nei due successivi
RAVENNA. Questa regular season è iniziata in modo molto indigesto per la Diatec Trentino. Dopo il primo ko interno, contro Milano, ecco la prima sconfitta esterna. A Ravenna, dove fino a ieri sera la Trentino Volley non aveva mai perso, arriva un brusco stop in tre set. Senza Kovacevic, bloccato in panchina da un risentimento muscolare al gluteo, in campo si è vista la brutta copia della Diatec corsara domenica a Padova. Un sestetto che solo in Vettori e Zingel ha trovato due interpreti in grado di reggere l’urto della giovane e spigliata Bunge Ravenna. Nella quale Orduna ha trovato un trio di palla alta in serata di grazia: l’opposto austriaco Buchegger e la coppia di schiacciatori franco-argentina Marechal-Poglajen sono risultati spesso infermabili per una Diatec che in fase break ha faticato tantissimo.
Il conto degli ace è presto fatto: 7-1 a favore di Ravenna, brava poi anche a murare meglio (9 contro 5). Perso il primo set la partita è profondamente cambiata. Perché vincere, sul filo di lana dei vantaggi, il primo parziale ha galvanizzato la truppa ravennate. Mentre ha reso tutto maledettamente difficile per la Diatec, squadra che ancora non ha tutte le sicurezze e gli automatismi di gioco per poter uscire dalle situazioni complicate. Un processo di crescita che necessita di tempo, perché in questa fase mette in mostra ancora degli alti e bassi. Che contro una squadra brava a spingere al massimo, senza paura, in modo molto sbarazzino, si traduce in una sconfitta in tre parziali.
In avvio senza lo schiacciatore serbo il sestetto è quindi lo stesso vittorioso a Padova. Ed anche l’approccio sembra buono quando Vettori mette a terra il pallone del 4-7. Ma Marechal e Buchegger riportano i giochi presto in parità e quando poi Ravenna trova il break di 3-0 che porta i padroni di casa avanti 17-14 allora Lorenzetti ferma tutto. Lanza riesce ad impattare per i suoi sul 22-22, è la scintilla che accende un combattuto, incerto e molto divertente finale di set. Nel quale, dopo lunghissimi vantaggi, a chiudere i giochi a favore dei padroni di casa sono il primo tempo di Diamantini e l’ace di Poglajen. Nel secondo set si continua a battagliare (9-9), ma Ravenna riesce ancora a spingere in tutta la fase break trovando con Georgiev il muro del 13-10 su Eder. Dentro Cavuto per Hoag con Lorenzetti che sul 16-11 ferma il gioco, nuovo cambio con Kozamernik al posto di Eder ma il turno in battuta di Orduna manda in tilt il cambio-palla trentino (19-11). Nel finale i romagnoli devono solo gestire il cospicuo vantaggio (22-14), prima di chiudere anche il secondo parziale e buttarsi nel terzo. Nel quale l’equilibrio torna a regnare nelle battute iniziali (9-9 e 12-12), il giovane terzetto di palla alta romagnolo tiene Ravenna agganciata (16-16) alla Diatec. Nel finale Georgiev mura Vettori per il 22-19, dentro Cavuto per Hoag ma anche lui si fa murare. È il break che chiude di fatto i giochi e fa partire la festa ravennate. Diatec che ora torna a casa con due obiettivi. Verificare a breve le condizioni di Kovacevic e capire quando sarà al meglio per poter stare in campo con continuità e poi puntare tutto sul ritorno al PalaTrento. Perché sabato sera contro la matricola Castellana Grotte urge provare a rialzarsi subito. (niba)
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