Rugby

In 4.000 al Quercia per spingere gli azzurrini

Italia Under 20 sconfitta dal Galles davanti al pubblico delle grandi occasioni


Paolo Trentini


ROVERETO. L’Italia sogna per 78 minuti poi cede al Galles. Finisce con un’amara sconfitta il Sei Nazioni dell’Italia under 20 che, pur soffrendo in mischia ordinata, disputa una partita generosa e sogna a lungo la prima vittoria nel 2015. Un peccato perché gli azzurri non avrebbero meritato il “whitewash”, termine indicato per chi non trova nemmeno una vittoria nel torneo. Non lo avrebbe meritato soprattutto il pubblico roveretano, accorso in massa per vedere gli azzurrini del rugby e sempre vicino al quindici di Troncon. Tantissimi appassionati e tanti ragazzini alla ricerca di una foto con i protagonisti della serata. Invece, una meta tecnica arrivata all’ultimo minuto condanna l’Italia a una nuova sconfitta, ma l’Italia di ieri sera ha dimostrato di possedere un carattere per sopperire alle mancanze evidenti in mischia chiusa.

In un Quercia gremito l’Italia impiega pochissimo a scaldare i cuori dei roveretani e dopo solo due minuti dal calcio d’inizio la terza linea azzurra Giammarioli va in meta sull’angolo sinistro servito dall’ala Beraldin dopo una magia del secondo centro Lucchin. L’apertura Minozzi (man of the match) trasforma per il 7-0 iniziale. La risposta dei dragoni non si fa aspettare e 10 minuti dopo, al termine di una serie di fasi nei nostri 22 arriva la meta di Griffiths che sfonda la difesa azzurra e mette palla oltre la linea. L’Italia mostra una buona difesa, soffre evidentemente in mischia e non sempre effettua scelte giudiziose. Da parte sua il Galles è ancora più confusionario e commette molti errori, ma al 35’ è un errore della nostra difesa che lancia il tallonatore Elias, un paio di ricicli e la palla arriva a Williams che schiaccia indisturbato. Evans fa zero su 2 dalla piazzola e si va a riposo sul 7-10 per gli ospiti. L’Italia parte forte anche nella ripresa e dopo due minuti pareggia il conto con un drop di Minozzi e al 9’ allunga con Dallavalle servito ottimamente dopo un bello schema da touche. La sensazione è che si possa giocare, e gli azzurrini sono anche superiori al direttore di gara che riesce a non vedere prima un avanti dell’estremo Gage nemmeno il suo placcaggio senza palla ai danni di Luus. L’Italia comincia a cedere fisicamente, un avanti impedisce a Griffith al 14’ di andare in meta ma l’effetto della mancanza di lucidità si traduce in falli e da due di questi il Galles trova 6 punti che gli permettono di mettere il muso avanti (15-16). Al 28’ però l'Italia ha l'opportunità di giocare in 15 contro 14 per un giallo al neoentrato Jones. La superiorità numerica frutta due piazzati che Minozzi non fallisce. Sul 21-16 sale l'urlo Italia - Italia dei 4000 del Quercia, ma negli ultimi minuto il Galles spinge con la mischia nei 22, mette sotto pressione i nostri avanti e alla fine trova la meta tecnica per la vittoria finale. Ma gli applausi dello stadio Quercia sono tutti per gli azzurrini.

 













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