Il Trento torna a sperare Oggi al via la “rivoluzione” 

Al Briamasco bella rimonta in 10 sulla Grumellese (3-2): decide Bertaso al 92’ Dopo Kyeremateng e Lillo tagliato anche Lella. Il d.s. Rastelli verrà “affiancato”


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Il Briamasco festeggia la prima vittoria casalinga del Trento. Successo sofferto, quello ottenuto dalla squadra di Antonio Filippini su una diretta rivale per la salvezza come la Grumellese, battuta 3-2 in rimonta e in 10 uomini, scavalcata e relegata all’ultimo posto dai gialloblù: gli aquilotti, schierati in campo con il nuovo modulo 3-5-1-1 e in vantaggio nel primo tempo grazie al gol del giovane Pangrazzi, nella ripresa subivano il ritorno dei bergamaschi allenati dall’ex libero di Samp, Napoli e Verona Alessandro Renica, a segno con Gambarini e Migliavacca. Ma a quel punto, forse per la prima volta nell’intera stagione, la squadra del capoluogo riusciva a reagire allo svantaggio, segnando il pareggio con Zecchinato al 35’ e addirittura il gol partita, in pieno recupero, con Bertaso.

Del resto, che sia il momento di reagire, dovrebbero averlo capito tutti, in via Sanseverino: dopo l’esonero di Roberto Vecchiato, sostituito appunto dall’ex centrocampista del Brescia, la crisi è costata un sostanziale “taglio” anche agli attaccanti Lillo e Kyeremateng, non convocati per la partita di ieri. Non faceva parte della truppa nemmeno Lella: ufficialmente per problema fisico, i bene informati dicono che oggi toccherà a lui lasciare Trento. E chissà a quanti altri, soprattutto quando il sodalizio potrà piazzare i quattro/cinque colpi che medita sul mercato decembrino. Colpi che saranno orchestrati ancora dal direttore sportivo Claudio Rastelli, ma non solo: perché – come avevamo già scritto martedì scorso – sugli acquisti avrà voce in capitolo lo stesso nuovo allenatore gialloblù; ma anche perché dai primi giorni di dicembre l’ex allenatore del Mezzocorona e dell’Fc Alto Adige sarà affiancato da un dirigente che, nel ruolo di d.s., vanta già esperienze anche in Serie C.

Ma la “rivoluzione” del Trento è iniziata in campo: accontanati i giocatori sopra citati, Antonio Filippini ha optato per Grubizza in porta ed un 3-5-1-1 con Casagrande, Giacomoni e Calcagnotto in una traballante linea difensiva, i giovani Paoli e Toscano (neanche male) sulle fasce, Furlan, il redivivo Bacher e Baldini in mezzo e Pangrazzi in appoggio a Zecchinato in attacco. Ed è proprio l’enfant du pais a portare in vantaggio il Trento, in avvio di un primo tempo sostanzialmente equilibrato in quanto a palle gol: Boldini centra da sinistra, la difesa bergamasca sembra controllare, Pangrazzi irrompe e spinge la palla alle spalle dell’estremo avversario. Zecchinato ha la palla del raddoppio al 33’ e la spreca, la squadra di Renica fallisce le due occasioni per pareggiare al 23’ e al 40’.

L’“ariete” gialloblù ha due buone chance anche in avvio di ripresa ma non le sfrutta. Poco dopo Toscano si fa espellere, gli ospiti prendono campo e al 61’ arriva il pareggio: angolo, l’esperto Rota batte a rete, Grubizza respinge e Gambarini segna 1-1. Che diventa 1-2 al 69’, quando un lancio dalle retrovie pesca Migliavacca, che batte l’estremo gialloblù in diagonale. Il “Briamasco” torna a mugugnare, ma nel quarto d’ora finale il Trento riaccende la speranza: all’80’ con Zecchinato, che trasforma il servizio in acrobazia di Calcagnotto; e al 92’ con il nuovo entrato Bertaso, che sfrutta il servizio di Paoli, a coronamento di un vertiginoso contropiede.

Il Trento vince al Briamasco e non è più ultimo. Sono già due primi motivi per sorridere.

@mauridigiangiac. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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