Il Trento cerca l’accordo con i creditori

Calcio. Il Tribunale ha avviato il concordato in continuità aziendale, ma la società rischia comunque di fallire


di Daniele Loss


TRENTO. Il Trento Calcio cerca un accordo con i creditori per scongiurare il fallimento. La notizia è ufficiale: entro il prossimo 13 marzo la società di via Sanseverino dovrà presentare un piano di rientro e sistemare in via definitiva i propri debiti con una trentina di creditori. La scorsa settimana il l Tribunale di Trento ha infatti avviato la procedura di “concordato preventivo con assegnazione di termine” (o concordato in continuità aziendale) nei confronti della società di via Sanseverino.

Entro la metà di marzo il sodalizio aquilotto dovrà formulare una proposta per saldare i debiti nei confronti dei tanti creditori. Tale proposta dovrà essere approvata dal giudice (che, preventivamente, avrà letto con attenzione la relazione del curatore nominato, il dottor Tiziano Romito) e, successivamente dalla maggioranza dei soggetti che vantano crediti nei confronti del Trento Calcio 1921, ai quali verrà chiesto d'esprimersi nel corso di un'assemblea che verrà appositamente convocata. La dirigenza gialloblù, dunque, proporrà ai creditori il pagamento di una percentuale del debito (che, al momento, non è ovviamente possibile sapere: per questo bisognerà attendere la presentazione dei documenti da parte della società al Tribunale) e poi la palla passerà prima all'organo giudicante (che potrebbe decidere che la percentuale non è soddisfacente e, dunque, imporrebbe al Trento di formulare una seconda proposta) e, in ultima sede, a tutti coloro che vantano crediti nei confronti del sodalizio di via Sanseverino. Nel caso in cui la maggioranza dei soggetti interessati desse parere positivo si procederebbe alla liquidazione dei creditori che hanno deciso di rivolgersi al Tribunale, in caso contrario scatterebbe automaticamente la procedura di fallimento.

I tempi saranno inevitabilmente piuttosto lunghi (il termine è il 13 marzo, ma non è escluso che la società chieda, come spesso avviene, una proroga) e, nel frattempo, qualsiasi procedimento giudiziario (ad esempio la richiesta di pignoramento dei cartellini, tanto per fare un esempio) verrebbe automaticamente sospeso.

Intanto i problemi sembrano non essere finiti: la scorsa settimana abbiamo la Commissione accordi economici della Lega Nazionale Dilettanti ha intimato al Trento il pagamento degli stipendi arretrati all'ex bomber gialloblù Roberto Aquaro, al quale (entro 30 giorni) la società dovrà versare 9.500 euro. Il centravanti pugliese non è però l'unico ad essersi rivolto alla CAE per ottenere quanto pattuito (e non ricevuto) relativo alla scorsa stagione: identica procedura è stata attuata da altri calciatori che nel campionato 2012-2013 hanno vestito la maglia del Trento, ovvero il centrocampista Matteo Mazzetto, attualmente in forza alla Virtus Vecomp Verona, e l'ex capitano Claudio Ferrarese. Entrambi vantano crediti con la società aquilotta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano