Il fondo si salva dalle restrizioni
Il caso. L’ultima ordinanza firmata in Provincia lascia la libertà allo svolgimento degli sport invernali purché effettuati in forma individuale Sul tema “atleti di interesse nazionale”, è opportuno che i fondisti, prima di spostarsi dalla provincia, si informino agli sci club o in federazione
Trento. Praticare lo sci di fondo in Trentino? Non ci sono più dubbi. Forse. Venerdì il governatore Fugatti ha emanato l’ordinanza n. 59 a fare chiarezza sul DPCM del 3 dicembre in merito al contenimento del Covid-19. Al punto 10 si ribadisce che «nel rispetto di quanto previsto dal DPCM 3 dicembre 2020 in merito all’attività sportiva e motoria, resta inteso che è consentito lo svolgimento degli sport invernali, purché in forma individuale, e con l’osservanza degli eventuali protocolli di settore». Dunque per i trentini, in zona gialla, nessun problema a spostarsi sulle piste e centri fondo della provincia di Trento (ad esclusione del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio) e comunque rispettando le norme di distanziamento sociale, indossando la mascherina quando non si pratica l’attività specifica. Ma le norme non sono solo queste. Già, le norme. Ci siamo avventurati in un vespaio, perché le interpretazioni, in particolare per i fondisti amatori intesi come agonisti, sono spesso diverse, le regole sono in continua evoluzione e nessuno, è comprensibile, vuole mettere… nero su bianco. In teoria, ad oggi, si fa riferimento al DPCM del 3 dicembre che consente «lo svolgimento di attività sportiva all'aperto presso impianti, centri e circoli sportivi», e nei giorni scorsi la Valle d’Aosta ha legiferato precisando «comprese le piste di sci nordico». Ad oggi, per quello che abbiamo capito, sia in provincia di Bolzano che di Trento i fondisti possono praticare il proprio sport ed allenarsi nell’ambito della propria provincia, senza limitazione se non negli orari (coprifuoco dalle 22 alle 5), ed appunto escluse le giornate del periodo natalizio.
Poi c’è una norma che riguarda gli atleti di interesse nazionale, con l’elenco aggiornato recentemente dalla FISI, e gli eventi di interesse nazionale e internazionale resi noti da FISI e CONI. La particolarità è che lo sci di fondo include praticamente tutti i partecipanti alle gare, iscritti alla FISI, dalle categorie giovanili alle master. Nessuno escluso. Ma sembra che il CONI il 4 dicembre abbia chiesto alle federazioni, e quindi alla FISI, un elenco un po’ più ristretto, come eventi ed atleti di “prevalente” interesse nazionale. Ne abbiamo parlato con la presidente del CONI di Trento, Paola Mora, e con un funzionario della Provincia di Bolzano. I pareri che abbiamo ricevuto indicano che, ad oggi, i tesserati FISI iscritti alle competizioni dell’elenco pubblicato possono allenarsi sui tracciati di gara fuori dalla propria provincia purché siano in possesso di una lettera di convocazione del rispettivo Sci Club e ci sia la presenza di un allenatore. Dunque sembra di capire che un master altoatesino, veneto o lombardo, che sia iscritto alle Marcialonga (con tessera FISI), se convocato dalla propria società possa recarsi in Val di Fiemme o Fassa ad allenarsi. Stesso discorso per i trentini iscritti alla GF Val Casies o alla Dobbiaco-Cortina. È opportuno dunque che i fondisti, prima di spostarsi, si informino presso gli sci club o la FISI provinciale.