Cagnotto vicina all’addio: «Ma non è ancora deciso» La Dallapè non s’arrende
Tuffi. La campionissima bolzanina: «Non so se riuscirò a continuare fino all’anno prossimo» La partner del sincro trentina: «Cercherò di convincere Tania ad andare avanti un altro anno»
BOLZANO. È ufficiale: Olimpiadi di Tokyo rinviate all’estate del 2021. La decisione del Comitato Olimpico Internazionale è arrivata ieri, dettata dal primo ministro giapponese Shinzo Abe, dopo i primo forfait di Canada e Australia. Alla decisione del Cio ha fatto seguito la notizia del probabile ritiro di Tania Cagnotto. L’obiettivo della tuffatrice bolzanina era partecipare all’ultima Olimpiade, quella di Tokyo 2020, in compagnia della sua storica compagna di avventure Francesca Dallapè o, chissà, da sola, viste le prestazioni registrate nel trampolino individuale 3 metri alla Coppa Tokyo di Bolzano andata in scena lo scorso febbraio.
Decisione non definitiva
Ancora nulla di definitivo, come ha ribadito più volte Tania Cagnotto, ma sarà molto difficile per la tuffatrice altoatesina mantenere fisico e nervi saldi fino alla prossima estate: «Credo che se il CIO ha deciso di rimandare le Olimpiadi al 2021 sia perché è giusto così. Egoisticamente parlando, avrei sperato che si facessero quest’anno, perché non so se riuscirò a continuare fino al 2021. Avrei disputato volentieri le Olimpiadi se fossero state nel 2020, perché staccare e riprendere da zero alla mia età e con una bambina non è facile. Ho fatto tanta fatica e non ho più quella carica che avevo prima. Comunque al momento non voglio prendere grandi decisioni, voglio darmi qualche giorno per decidere serenamente. Tutto quello che non volevo era trovarmi in questa situazione di dover decidere io. Era quasi meglio che le rimandassero al 2022, così non avrei avuto grandi dubbi. Al momento di dubbi ne ho».
Giorgio Cagnotto: «Appena sarà possibile mi radunerò con la Federazione e le ragazze per fare un punto della situazione. Parlando con Tania, la data limite era quella di ottobre. Sarebbe stata una stagione prolungata. L’ultima gara disputata a febbraio faceva ben sperare, ma pensare di allungare un anno a 35 anni pesa, anche perché avrebbe dovuto di nuovo smettere per poi ricominciare. E sappiamo quanto sia faticoso».
Non molla la Dallapè
Chi non ha incertezze è la trentina Francesca Dallapè che, nonostante il rinvio dei Giochi, non ha nemmeno preso in considerazione l’idea di interrompere la carriera agonistica. «Negli ultimi mesi non sono stata bene e per questo ho saltato le gare di qualificazione, ma il sogno olimpico rimane, è solo posticipato. Ci confronteremo io e Tania, Non possiamo prendere una decisione con una notizia così a caldo. Il sogno olimpico rimane. Bisogna solo aspettare un momento. Cercherò di convincere Tania di andare avanti un altro anno – ha detto Francesca a Sky Sport24 – Il momento più difficile come mamme è passato, siamo tornate in forma e bisogna organizzare la vita con le bambine che, crescendo sono meno impegnative. Come per tutti gli obiettivi, i propri sogni da raggiungere, bisognerà sacrificare qualcosa».
Maicol felice per Julian
Il bolzanino Maicol Verzotto, invece, come Tania confessa che avrebbe preferito gareggiare quest’anno, ma, a differenza della sua collega, rimane fermo nell’idea di voler partecipare alle Olimpiadi di Tokyo: «Nel 2020, per tutta una serie di motivi, ci sarebbe stato ancora un grosso divario tra me e gli altri piattaformisti italiani, nel 2021 sarà più difficile qualificarsi, perché tanti cresceranno. Sono però contento per Julian, perché avrà un anno in più per prepararsi. Anzi, penso che sarà lui il mio principale rivale, per come sta lavorando e migliorando di giorno in giorno. Il sincro sicuramente trarrà beneficio da questo, quindi vedo qualcosa di buono. Un altro lato positivo è che la mia carriera durerà ancora un anno come minimo, sarà una sfida in più, anche se non sarà facile. La differenza la farà la testa. Molti atleti vedranno l’obiettivo come molto più lontano e molleranno, si rilasseranno. Se io e Julian manteniamo la concentrazione e la disciplina che abbiamo avuto negli ultimi mesi, possiamo costruire un bel margine e accumulare vantaggio».
Julian ha un anno in più
Julian Verzotto ha un anno in più per prepararsi e punta a farsi trovare pronto: «Il rinvio deciso dal Cio cambia tutti i piani. Proveremo magari a fare tuffi diversi e a riprendere il triplo avvitamento e mezzo indietro che facevamo l’anno scorso. Paradossalmente per me è quasi un bene, nel senso che mentre Maicol rimarrà costante sul suo livello, che è molto alto, io che sono ancora un po’ inesperto potrò migliorare molto e darò tutto quello che ho per non farmi trovare impreparato l’anno prossimo».
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