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C’è l’adieu di Aaron Craft. Shields saluta Francoforte

Il playmaker, non senza sorpresa, ha già in tasca un contratto con il Monaco. Trainotti invece sarebbe riuscito a “strappare” due anni a Trento per il danese


di Sergio Zanella


TRENTO. Il campionato è finito da pochissime ore e la ferita per la sconfitta di gara 6 è ancora aperta, ma in casa Dolomiti Energia Trentino non c'è tempo da perdere e si guarda già alla prossima stagione. Tra una miriade di rumors ci sono anche le prime certezze, a partire dalla conferma di Beto Gomes, che, come già annunciato dal general manger Salvatore Trainotti, rimarrà in riva all'Adige nelle prossime due stagioni. Con lui, a formare la nuova Dolomiti Energia Trentino che sarà costruita sullo schema 3+4+5 (3 americani, 4 comunitari e 5 italiani), ci saranno anche Toto Forray, Filippo Baldi Rossi e Luca Lechthaler, mentre Diego Flaccadori, ancora sotto contratto per le due prossime stagioni, potrebbe essere liberato di fronte al versamento di un cospicuo buy out.

Le certezze finiscono praticamente qui, per il destino degli altri giocatori si brancola più o meno nel buio. Bassissime le chance di rinnovo di Aaron Craft, con il playmaker americano che è oramai ad un passo dall'accasarsi nel Principato di Monaco. L'ufficialità doveva arrivare dopo la festa di giovedì sera, ma già dalla mattinata di ieri hanno iniziato a circolare le prime pesanti indiscrezioni sull'addio del numero 4 bianconero. Ad attenderlo nel Principato a braccia aperte ci sarà una squadra costruita per dominare la Pro A francese e per fare bene anche in Europa, ma ciò che ha fatto la differenza in favore dei monegaschi sembra essere il lautissimo ingaggio che finirà nelle tasche del classe '91 americano. Un discorso simile potrebbe valere anche per Sutton, che a 30 anni proverà a monetizzare la grande stagione vissuta in bianconero. Lo spiraglio per l'apertura di una trattativa con il nativo di Durham è comunque più che possibile, con il giocatore che ieri, circondato dai tantissimi tifosi trentini accorsi in Piazzetta Lunelli, si è lasciato scappare "spero il prossimo anno di rimanere qui a Trento". In questo caso a fare la differenza saranno i soldi messi sul piatto dalla società bianconera. Molto più fluida invece la situazione per Hogue e, inaspettatamente, anche per Shields, giocatore che farebbe comodissimo a Trento alla luce del suo status di comunitario (la mamma è danese). Il classe '94 ha ancora un anno di contratto con Francoforte, ma non è da escludere il fatto che la Dolomiti Energia possa strappare un importante accordo con i tedeschi che preveda il via libera al giocatore.

Chiude il cerchio delle possibile conferme la posizione di Moraschini, che dovrà passare l'estate a riprendersi dal brutto infortunio al ginocchio. Il nativo di Cento si siederà infatti attorno a un tavolo per capire se Trento vorrà esercitare l'opzione sul secondo anno di contratto, ma resta da capire a quali condizioni economiche e soprattutto con quale minutaggio a disposizione dell'atleta. Il quinto italiano in rosa potrebbe essere Isacco Lovisotto, con Bernardi che potrebbe invece accasarsi nuovamente in A2 come già successo due stagioni fa quando iniziò a farsi le ossa in quel di Verona. Per quanto riguarda i volti nuovi al momento il nome più papabile è quello di Loefberg, che ha ancora un anno di contratto con Trento. Ad Oviedo, nella seconda serie spagnola, lo svedese ha viaggiato a quasi 14 punti di media e, qualora Flaccadori dovesse andarsene, potrebbe essere proprio lui l'elemento giovane su cui puntare. Occhio infine all'ipotesi Ress: il richiamo di casa è una forte suggestione.

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