Adesso il Trento rischia anche lo sfratto

Calcio Eccellenza. L’Asis ha presentato all’incasso 24 mila euro di cambiali non onorate per l’affitto dello stadio Briamasco


di Daniele Loss


TRENTO. Altri problemi per il Trento Calcio. L'Asis, l'azienda speciale che si occupa della gestione degli impianti sportivi del Comune di Trento, ha infatti presentato all'incasso due cambiali che la società di via Sanseverino non ha onorato al momento della scadenza. Entro il 31 dicembre 2013, infatti, il sodalizio gialloblù avrebbe dovuto saldare il debito relativo alle scorse stagioni sportive, ammontante a 24mila euro. La prima rata era stata versata in estate (15mila euro circa) e a quella avrebbero dovuto seguire altri pagamenti che, però, non sono avvenuti. Dunque Asis ha deciso di presentare i propri titoli di credito all'incasso presso la banca. “Non c'è nulla da aggiungere – spiega il presidente di Asis Francesco Salvetta -: a scadenza le cambiali non sono state onorate e, dunque, abbiamo deciso di mettere all'incasso le cambiali. L'importo complessivo è di 24mila ed è relativo al debito che la società Trento Calcio aveva nei confronti dell'azienda per l'utilizzo degli impianti sportivi nelle scorse stagioni e non per quanto riguarda quella attualmente in corso”. In estate la questione era stata anche oggetto di diverse interrogazioni in Consiglio Comunale da parte di alcuni consiglieri (sia di maggioranza che di minoranza) che, senza troppi giri di parole, avevano chiesto al sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta di negare qualsiasi utilizzo degli impianti sportivi di proprietà del Comune alla società di via Sanseverino se prima il debito questa non avesse onorato interamente il debito relativo alle precedenti stagioni sportive. Di fatto l'amministrazione comunale e Asis avevano scelto di non chiudere le porte dei campi d'allenamento (e, soprattutto, dello stadio “Briamasco”) per consentire al Trento di proseguire la propria attività regolarmente (senza campo da gioco la squadra non avrebbe potuto iscriversi al torneo d'Eccellenza, come previsto dalle norme federali) nella speranza di recuperare entro breve tempo i crediti. La prima scadenza è stata onorata in tempo, le successive evidentemente no e Asis ha deciso di dire “basta”. Nel giro di cinquanta giorni si deciderà il futuro del Trento Calcio: nell'ordine la società aquilotta dovrà chiudere i conti con l'ex bomber Roberto Aquaro (a cui dovrà versare 9.500 euro per evitare di incorrere in una penalizzazione), risolvere la questione delle due cambiali (che andranno inevitabilmente onorate) e presentare il concordato preventivo con assegnazione di termine (che, è bene ricordarlo, dovrà essere approvato prima dal giudice e poi dalla maggioranza dei creditori: in caso contrario inizierà automaticamente la procedura di fallimento) entro la metà di marzo. Senza dimenticare che, altri giocatori oltre ad Aquaro (ne diamo notizia a parte), si sono rivolti alla commissione accordi economici per ottenere quanto rimasto in sospeso al termine della scorsa stagione.













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