scuole dell’infanzia

Materne, a luglio più bambini frequentanti che a giugno. Bisesti: «Non è un servizio per pochi»

La Provincia fornisce i dati: nel 2022 iscritti aumentati di 239 rispetto al 2021



TRENTO.  Sul contestato prolungamento delle scuole dell’infanzia nel mese di luglio, la Provincia interviene pubblicando nuovi dati a sostegno della decisione che non piace ai sindacati e alle educatrici degli asili.

Si è  raccolto il dato degli iscritti a luglio 2021 che è pari a 7.666 bambini (dei 13.795 bambini iscritti all’anno scolastico 2020/2021); di questi bambini iscritti a luglio 2021 si è verificato che per tutte le scuole infanzia provinciali ed equiparate circa l’83% ha frequentato il servizio, scrive in una nota la Provincia.
La struttura ha raccolto e analizzato i dati di iscrizione all’anno scolastico 2021/2022, comprensivo di luglio 2022, che sono stati pari a 7.905 bambini (dei 13.400 bambini iscritti all’anno scolastico 2021/2022), verificando un aumento pari a 239 bambini rispetto a luglio 2021. Per valutare l’effettivo interesse del servizio si è quindi raccolto il dato della frequenza effettiva in tutto l’anno scolastico 2021/2022, che è pari al 75%, e si è paragonata con la frequenza del mese di luglio 2022, che è anche pari al 75%.

Da questi dati si è desunto che la frequenza del mese di luglio 2022 è maggiore della frequenza del mese di giugno (70%) ed è oltretutto costante su tutte e quattro le settimane del mese.
"Credo davvero che questi dati smentiscano le affermazioni secondo le quali il prolungamento estivo dell’apertura delle scuole dell’infanzia nel mese di luglio è da ritenersi un servizio per pochi e non frequentato - conclude l'assessore all’istruzione Mirko Bisesti -  l’intento dell’Amministrazione provinciale è quello di sostenere le famiglie nell’educazione e nella formazione dei figli, ancor di più in un periodo storico in cui le contingenze economiche nazionali ed internazionali mettono a dura prova la quotidianità di tutti, garantendo un servizio universale di alta qualità, diffuso su tutto il territorio provinciale e in grado di fornire ai bambini un’opportunità educativa di grande spessore”. “Vorrei anche sottolineare – aggiunge Bisesti – che la gran parte dei bambini con bisogni educativi speciali ha usufruito del servizio delle scuole dell’infanzia nel periodo di apertura a luglio, permettendo così di garantire agli stessi un servizio di qualità con gli insegnanti da loro conosciuti".













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