Mascherine: ai seggi sono “non obbligatorie”, ma la maturità si fa con la Ffp2
Sull’accesso ai seggi è arrivata un’indicazione del Viminale, sulla scuola si è espresso il Tar
ROMA. La mascherina resta "fortemente raccomandata" per accedere ai seggi e votare domenica prossima, quando sono in programma cinque referendum e il primo turno delle comunali, ma non sarà obbligatoria, e quindi sarà ammesso al voto anche chi ne sarà sprovvisto.
L'annuncio del Viminale arriva nel giorno in cui, invece, è stato confermato dal Tar del Lazio l'obbligo in occasione degli esami di terza media e di maturità, gli unici ambiti in cui resta in vigore la misura più restrittiva. Tar che si è espresso dopo il ricorso del Codacons.
Per quanto riguarda il voto, le nuove misure, "in considerazione del mutato quadro epidemiologico", ha comunicato il Viminale, prevedono "l'uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l'accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto".
Resta perciò implicitamente ma chiaramente esclusa l'obbligatorietà.
L'unica circostanza nella quale la mascherina resta, per il momento, obbligatoria resta quella degli esami scolastici di fine anno, dopo che il Tar del Lazio ha dichiarato oggi legittima l'ordinanza con cui il ministero della Salute , ha disposto l'obbligo per gli studenti di indossare la Ffp2 negli ambienti scolastici.
Anche se non è escluso che la circolare del Viminale dedicata alle operazioni di voto potrebbe fungere da apripista per eventuali revisioni delle procedure anche in ambito scolastico.