IL CASO

Ipotesi di scuole materne aperte in luglio, i sindacati trentini insorgono: “I bambini hanno diritto al riposo, gli insegnanti al recupero psico-fisico”

Bocciata la proposta di modifica del calendario. Lunga lettera di Marcella Tomasi (Uil Fpl) alla Provincia: “La scuola dell’infanzia non è un servizio assistenziale”



TRENTO. Mentre la Provincia starebbe pensando di tenere aperte le scuole materne anche a luglio, con le insegnanti già in subbuglio, il sindacato mette le mani avanti.

La Uil Fpl Enti locali boccia la proposta di modifica del calendario scolastico per le scuole dell’infanzia. Lo fa per voce della segretaria provinciale Marcella Tomasi, che scrive una lunga lettera al governatore Maurizio Fugatti, all’assessore provinciale Mirko Bisesti, al dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura Roberto Ceccato e al dirigente del Servizio attività educative per l’infanzia Livio Degasperi. Tra i motivi, il diritto dei bambini al “meritato riposo estivo” e degli insegnanti alle ferie e al “recupero psico-fisico”.

"La scuola dell’infanzia del Trentino è, a tutti gli effetti, il primo gradino del sistema scolastico: è diffusa in modo capillare su tutto il territorio provinciale, tutti i bambini e le bambine vi hanno accesso rendendola di fatto la base del percorso scolastico, un contesto di apprendimento con personale insegnante qualificato e costantemente aggiornato. L’attuale calendario permette di raggiungere gli obiettivi delineati negli Orientamenti dell’attività educativa delle scuole dell’infanzia e di sviluppare progetti di continuità con la scuola primaria, verso la quale naturalmente tende il percorso evolutivo dei bambini di questa fascia di età. Attualmente le scuole dell’infanzia sono aperte all’utenza con calendario di 10 mesi, il personale ausiliario e cuoco a tempo indeterminato è assunto e presente in struttura 12 mesi all’anno, e nei mesi estivi svolge normalmente la pulizia a fondo dei locali, mentre le strutture possono essere oggetto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

"Nei mesi estivi vengono proposte ai bambini di questa fascia di età attività ricreative organizzate con il coinvolgimento delle comunità locali per offrire alle famiglie un servizio che risponda in modo puntuale alle loro necessità, dando allo stesso tempo la possibilità di attività lavorativa a figure professionali diverse. In luglio ed agosto infatti le famiglie hanno la possibilità di usufruire di un’ampia gamma di proposte ricreative (cooperative, società sportive, scuole di lingue, fattorie didattiche….) che consentono ai bambini e alle bambine la possibilità di fare esperienze ludiche e relazionali in un contesto diverso da quello scolastico. Questi piccoli cittadini trentini necessitano del meritato riposo estivo, ma con la tranquillità dei genitori che, non potendo permettersi 2 mesi di stop dalla propria attività lavorativa, affidano i proprio bambini ad organizzazioni serie e qualificate. Per molte di queste iniziative è possibile usufruire dei buoni di servizio in modo da rendere accessibili queste esperienze a tutte le famiglie che, per esigenze lavorative, necessitano di questi servizi”.

"La scuola dell’Infanzia è altro, non deve essere considerata come un servizio assistenziale, ma Scuola a tutti gli effetti. Riteniamo, alla luce delle esperienze territoriali, che il numero di bambini frequentanti il mese di luglio non sarebbe tale da giustificare l’apertura di tutte le strutture e comunque non in modo omogeneo sul territorio provinciale, creando una disparità di utilizzo del personale di difficile gestione; ricordiamo come i Comuni trentini che offrono servizi estivi per i bambini della fascia 3-6, quando si servono delle loro strutture scolastiche, ne utilizzano solo una parte. Evidenziamo, inoltre, come non tutte le strutture sono adatte ad accogliere i bambini durante i mesi estivi, visto che non consentono il raffrescamento degli ambienti”.

"Oltre a quando già detto vorremmo ricordare a questa spettabile Giunta che, in un momento storico di grandissima difficoltà nel reperire personale per le supplenze, temiamo che gli insegnanti, non solo a tempo determinato, si orientino verso la scelta di prestare servizio nella scuola primaria, sottraendo risorse fondamentali per una scuola dell’infanzia che continui a mantenere il livello di grande qualità che storicamente gli viene riconosciuto. Gli insegnanti devono veder garantito il loro diritto alle ferie, al recupero psico-fisico necessario vista la sempre maggiore complessità nella gestione delle situazioni nelle quali quotidianamente si trovano ad operare. Ricordiamo che, vista l’importanza della continuità delle attività didattiche, le insegnanti non possono usufruire di giorni di ferie durante l’anno. L’apertura estiva non permetterebbe inoltre di riorganizzare l’attività delle scuole per il successivo anno scolastico”.

"Poniamo infine alla vostra attenzione il fatto che i coordinatori pedagogici e gli uffici provinciali di riferimento durante i mesi estivi sono impegnati nelle operazioni di mobilità del personale, nella predisposizione dei piani organizzativi delle scuole, nelle operazioni di assunzione e pertanto, nel caso di apertura scolastica a luglio, la turnazione delle ferie estive del personale risulterebbe compromessa o non garantirebbe la corretta organizzazione della ripartenza delle attività a settembre. L’importanza della Scuola dell’infanzia come primo gradino del sistema scolastico è evidenziata anche dalla presenza nel Consiglio del Sistema Educativo provinciale di rappresentanti degli insegnanti della stessa; questo loro importante ruolo è condiviso con i rappresentanti di tutti gli ordini scolastici avendo la Scuola dell’infanzia pari dignità e valore. Sicure che queste nostre osservazioni saranno tenute nella dovuta considerazione, riteniamo opportuno un incontro con il Presidente Fugatti e l’Assessore Bisesti al fine di un confronto puntuale sulle decisioni politiche che si andranno ad attuare sulle Scuole Infanzia”.













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