Gli studenti e il bivio sull’alimentazione (ci sono ancora troppi sprechi)
All’Iti Marconi un interessante dibattito sul tema della fame nel mondo con Andrea Segrè e Carlo Bridi
ROVERETO. Grazie alla stazione radio realizzata dal Marconi di Rovereto, ben 400 studenti dell’istituto, hanno potuto collegarsi l’altro giorno in web radio Marconi per discutere di temi di grande attualità per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione dello scorso 16 ottobre.
Alimentazione, fame, sprechi con le conseguenze sull’ambiente sono stati i temi approfonditi da Andrea Segrè docente all’Università di Bologna e fondatore fra l’altro di last minute market e Carlo Bridi nella veste di segretario di Assfron, l’associazione di volontariato attiva sia da noi sui temi della solidarietà, della pace dell’ambiente della fame degli sprechi alimentari e in Uganda a sostegno dei progetti di solidarietà nella Karamoja, diocesi di Kotido, dove opera come vescovo il missionario comboniano trentino monsignor Giuseppe Filippi.
I lavori sono stati aperti dal dirigente Giuseppe Rizza che ha sottolineato l’impegno del Marconi su questi temi per aprire la mente degli studenti verso una dimensione globale nella quale siamo tenuti a vivere. Il vice dirigente Giancarlo Manara, organizzatore dell’evento ha sottolineato come grazie ai messaggi che annualmente Assfron porta agli studenti del Marconi temi come quello degli sprechi nelle mense scolastiche sono di grande attualità, ha fatto crescere negli studenti una coscienza civica sempre più sensibile ad una vita rispettosa dell’ambiente, al contenimento degli sprechi compresi quelli nella mensa scolastica.
In apertura dell’intervento Bridi ha ricordato come la giornata mondiale dell’alimentazione è l’occasione per interrogarci su questo tema al quale è legato quello della fame, degli sprechi alimentari dell’impatto degli stessi sull’ambiente. Ha quindi ricordato come il Ministero della Pubblica Istruzione lanciando la giornata ha affermato che le nostre azioni sono il nostro futuro, produzione migliore, nutrizione migliore, ambiente migliore vuol dire una vita migliore. Il cibo che si sceglie e il modo con cui lo consumi hanno ripercussione sulla nostra salute e su quella dell’ambiente. Per questo una corretta alimentazione è fondamentale anche in funzione dell’ambiente. Siamo sull’orlo di un baratro e per salvarci dobbiamo agire da subito come afferma l’ultimo report dell’Onu, ha sottolineato Bridi.
Il professor Segrè presentando una recente ricerca fatta da Last Minute Market dell’Università di Bologna, ha esordito affermando che anche l’Italia ha il problema dell’alimentazione, in quanto ci sono 6 milioni di poveri di cui solo 3 milioni assistiti dalla Caritas. «Il numero è quasi raddoppiato con la pandemia, nel medesimo tempo ogni famiglia italiana spreca mediamente alimenti per 500 euro l’anno».
Per questo ha auspicato che il legislatore renda obbligatorio il recupero degli sprechi per distribuirli ai bisognosi. «Ma dobbiamo essere più attenti anche nella dieta, quella mediterranea è raccomandata, una dieta che eguale stile di vita e longevità. Ebbene, secondo l’indagine fra i paesi evoluti siamo quelli che praticano meno la dieta mediterranea». Parlando degli sprechi Segrè ha affermato che «il modo migliore per combatterli è quello è quello di non farli». Per questo è fondamentale l’educazione alimentare nelle scuole, non deve essere lasciata alle sole iniziative del volontariato, benemerita l’attività di associazioni come Assfron, ma l’impegno deve essere a livello istituzionale.
Ma l’impegno del Marconi non intende fermarsi, in collaborazione con Assfron vuole celebrare degnamente anche un’altra data importante: il 10 dicembre giornata mondiale dei diritti umani sempre più calpestati.