Dai fondi Pnrr 50 milioni all’Università di Trento: andranno alla ricerca
L’ateneo si è piazzato al quarto posto per i progetti di infrastrutture tecnologiche di innovazione: saranno reclutati giovani ricercatori
TRENTO. Ottime notizie da Roma. Dal Piano nazionale di ripresa e resilienza arrivano 50 milioni in Trentino attraverso l’Università di Trento.
In particolare, l’Ateneo si è posizionato al quarto posto per punteggio nella graduatoria delle università e degli istituti di ricerca italiani, per le proposte progettuali ammesse a finanziamento relative a infrastrutture tecnologiche di innovazione. UniTrento utilizzerà le risorse per il reclutamento di giovani ricercatori, per investimenti su infrastrutture e per attività di ricerca e sviluppo con le imprese.
L’Università aveva partecipato con diverse proposte progettuali su tutte e cinque le linee di finanziamento Pnrr sulla missione “Istruzione e ricerca” della componente “Dalla ricerca all’impresa”. Si tratta di investimenti per lo sviluppo della ricerca di base e applicata nel paese che prevedono la costituzione di centri nazionali su tecnologie abilitanti, ecosistemi dell’innovazione, la creazione e rafforzamento di infrastrutture di innovazione e infrastrutture di ricerca e partenariati estesi per il finanziamento di progetti di ricerca di base.
La maggior parte delle proposte progettuali di UniTrento ha superato la fase di negoziazione e vede ora l’Ateneo impegnato nell’avvio delle iniziative che si svolgeranno da qui al 2025. I finanziamenti del Pnrr all’Ateneo vanno su cinque iniziative per infrastrutture e ricerca di base e applicata.
Pnrr vuol dire anche borse di dottorato. I decreti ministeriali erano usciti ad aprile, ma la notizia diventa ora di attualità perché a breve apriranno i due bandi. Una partita importante, che vede l’Università di Trento protagonista con oltre 48 nuovi posti di dottorato nell’anno accademico 2022/23 (ciclo 38°).
Un bando riguarderà 18 borse da attribuire a dottorati per la realizzazione di progetti dedicati a ricerca Pnrr, pubblica amministrazione e patrimonio culturale.
L’altro bando sarà dedicato a oltre 30 borse di dottorato co-finanziate da imprese da attribuire, sempre per il 38° ciclo, alla realizzazione di progetti che mirano al potenziamento delle competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle tecnologie abilitanti (Key Enabling Technologies). Si vuole con questa iniziativa rispondere ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovere il rapporto tra ricerca e azienda.
Tutte le borse finanziate dai decreti ministeriali nell’ambito del Pnrr sono a tematica vincolata e prevedono lo svolgimento di esperienze formative anche in strutture esterne all'università (imprese, centri di ricerca, pubbliche amministrazioni) e periodi di studio e ricerca all’estero, nell'ottica di una formazione dottorale internazionale e legata alla società e al mondo economico-produttivo.
Il processo di selezione si concluderà nell’estate. I/Le vincitori/trici inizieranno il loro percorso di dottorato all’Università di Trento a partire dal 1° novembre.