Campioni di educazione stradale: la IV Tur B del Pilati di Cles vince su tutti
Sono stati 355 i ragazzi coinvolti in “ABC-Asutostrada del Brennero in Città”
TRENTO. La competizione tra gli studenti della provincia di Trento è stata fortissima: si sono confrontate a colpi di educazione stradale 22 classi di 5 scuole, per un totale di 355 ragazzi coinvolti.
Alla fine, a spuntarla su tutte le altre è stata la IV Tur B dell'Istituto Tecnico “Carlo Antonio Pilati” di Cles, che si è aggiudicata un videoproiettore messo in palio da Autostrada del Brennero.
A premiare questa mattina, 1 giugno, gli studenti nella sede della Società a Trento sono stati Diego Cattoni, Amministratore Delegato di Autobrennero, Gianfranco Bernabei, Commissario del Governo per la Provincia di Trento, Mirko Bisesti, Assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia Autonoma di Trento, Franco Fabbri, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Trento, Raffaele Federici, Dirigente del Centro Operativo Autostradale e Viviana Sbardella, Sovrintendente scolastico della Provincia autonoma di Trento.
La premiazione è stata l’ultima di sei, dopo Reggio Emilia, Modena, Verona, Mantova e Bolzano. “ABC – Autostrada del Brennero in Città” ha coinvolto, in otto anni, 23.032 ragazzi sul delicato tema della sicurezza stradale e, dopo un’edizione completamente da remoto a causa della pandemia, ha proposto una formula ibrida con una formazione in presenza in ogni provincia, trasmessa anche da remoto in diretta per gli altri istituti del territorio.
Per l’edizione 2021/2022 la formazione in presenza è stata organizzata nell’aula magna del Liceo B. Russell di Cles. Gli studenti dell’Istituto Carlo Antonio Pilati sono riusciti a rispondere al quiz proposto dai formatori più correttamente e velocemente dei loro colleghi aggiudicandosi il premio in palio.
“Ogni anno - ha osservato Cattoni - circa 3.000 persone in Italia sono vittime di incidenti stradali: è un intero paese che scompare. Il 93 per cento dei sinistri avviene a causa del fattore umano, un fattore che come Autobrennero siamo impegnati ad abbattere grazie allo sviluppo della guida connessa, che permetterà all’infrastruttura di correggere fino ad annullare gli errori umani.
Nel frattempo, però, dobbiamo agire sull’educazione: far capire a chi guida, in particolare a voi giovani, che una semplice distrazione può essere fatale. Siamo determinati - ha concluso Cattoni - nel contribuire alla formazione delle nuove generazioni”.
“Nella maggior parte dei casi - ha ricordato Bernabei - l’incidente è riconducibile alla negligenza degli automobilisti, per questo è importante che voi capiate l’importanza del rispetto delle regole. Dopo anni di riduzione degli incidenti stradali, questi sono tornati a crescere e la causa principale è l’uso dello smartphone alla guida. Voi che siete nativi digitali dovete essere consapevoli di questo”.
“È davvero un bel progetto, quello che vede quale partner Autobrennero - ha premesso Bisesti -. Voi ragazzi e ragazze state facendo un percorso importante, di consapevolezza ed educazione stradale, che aumenterà la vostra sicurezza nel momento in cui sarete alla guida di un veicolo, un percorso portato avanti congiuntamente da scuola, forze dell’ordine e Autobrennero, per darvi strumenti in più.
Credo che siate sulla buona strada con il premio vinto oggi, vi chiediamo di farvi ambasciatori con i vostri coetanei per far passare sempre di più il messaggio delle buone pratiche, della necessità di seguire le regole sulla strada”.
“L’articolo zero del codice della strada - ha sottolineato Fabbri - è il buon senso. Quindi il consiglio in più che mi sento di darvi rispetto a quelli che vi sono già stati dati è di non pensare che avere ragione sia sufficiente. A un incrocio voi non sapete se l’altro automobilista vi darà la precedenza, quindi accertatevene prima di procedere. In un letto di ospedale dire “avevo ragione io” è una magra consolazione”.
Quanto al ruolo della Polizia Stradale “il nostro obiettivo - ha ricordato il dirigente - non è fare multe, ma prevenire gli incidenti”. Soddisfatta anche la Sovrintendente. “Il bello di questo progetto - ha commentato Sbardella - è che spiega ai ragazzi perché le regole vanno rispettate, quali sono gli effetti se non le si rispetta. Di questo ringrazio Autobrennero e la Polizia”.