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Trento, elezioni studentesche ad alta tensione in Università

Oggi e domani (19 e 20 novembre) si vota per eleggere i rappresentanti negli organismi dell'ateneo. Mercoledì scorso lo scontro a Sociologia


Diego Morone


TRENTO - "Udu e Fgc amici dei fascisti". Questa è la scritta comparsa nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 novembre, di fronte alla facoltà di Lettere e Filosofia in via Tommaso Gar. L'ultimo capitolo di una votazione tesissima, quella per l'elezione della rappresentanza studentesca, fissata per oggi e domani (19 e 20 novembre), sembra essere collegato ad uno degli episodi degli ultimi turbolenti giorni per la comunità universitaria trentina.

Se mercoledì scorso, il 13 novembre, il dibattito tra le varie liste candidate si era chiuso nel trambusto generale, tra reclami e volantini stracciati, due giorni dopo - venerdì 15 - la situazione di tensione si era tradotta nel blocco ai danni di Azione Universitaria, in procinto di proporre del volantinaggio all'interno della facoltà di Sociologia (nella foto di Paolo Pedrotti l'intervento del rettore Flavio Deflorian fra le due fazioni).

Alla radice ci sarebbe l'origine del gruppo giovanile stesso: «Si rifanno all'MSI, non c'è spazio per il fascismo all'interno dell'università», aveva commentato qualcuno dei manifestanti. La contestazione, propria di un gruppo di studenti, ha coinvolto, tra gli altri, anche il Rettore Flavio Deflorian, arrivato in loco dopo il duro confronto tra le parti: «Tensioni prevedibili, ma non così violente», aveva commentato a margine dei fatti. La componente di rappresentanza studentesca aveva invece preso le distanze dal cordone, già durante la protesta.

Nella stessa giornata, gli studenti di Azione Universitaria sono riusciti a concludere la propria campagna elettorale, con il banchetto - casus belli dello scorso venerdì - dedicato al volantinaggio, passando però attraverso un altro momento di tensione. All'esterno della facoltà di Sociologia una nuova presa di posizione contro Azione Universitaria, altri studenti, contrari alla loro presenza all'interno della sede: «Sono gli stessi dell'ultimo incontro, inizialmente ci hanno urlato contro: poi abbiamo rotto gli schemi della violenza. Li abbiamo invitati a confrontarci e sono rimasti spiazzati, per quanto all'inizio siano entrati nel dipartimento, anche alzando i toni.

Un dialogo c'è stato, ma le argomentazioni sono rimaste sterili», ha commentato la presidente di Azione Universitaria per Trento, Giulia Clara Balestrieri.

«Abbiamo preso le distanze dagli epiteti che ci hanno rivolto, in seguito hanno desistito: non hanno più ribattuto. Siamo riusciti a riportare la legalità all'interno dell'Ateneo, a riprenderci i nostri spazi, dimostrando che con la forza non si ottiene nulla, hanno vinto la democrazia e l'Ateneo», ha concluso.

I risultati di queste agitate elezioni sono già previsti per domani sera, il 20 novembre, quando - come di consueto - tramite i propri canali ufficiali l'Università informerà gli oltre 16mila iscritti dell'esito, confermando chi rappresenterà l'università trentina per il prossimo biennio.













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