Caro affitti, dopo la protesta Bisesti incontra gli studenti: "A Sanbapolis più di 100 nuovi posti letto”
L’assessore provinciale faccia a faccia con i rappresentanti del consiglio degli studenti: “Allargare l'offerta degli studentati"
LA PROTESTA. «Cercare casa a Trento è sempre più insostenibile»
TRENTO. I progetti per allargare l’offerta di posti nelle strutture pubbliche, sia attraverso nuovi studentati sia con l’ampliamento di quelli esistenti. Lo sviluppo degli strumenti già operativi, come il portale “TRent”, per favorire sempre più l’incontro tra domanda e offerta. La sensibilizzazione rivolta ai privati, che hanno un ruolo cruciale nel mettere in circolo gli spazi sfitti e favorire una maggiore disponibilità sul mercato. Sono alcuni punti della strategia della Provincia di Trento, d’intesa con l’ente strumentale Opera universitaria e con l’Ateneo stesso, sul problema del caro affitti che affrontano anche gli iscritti UniTrento. A delinearli l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, che oggi (16 maggio) ha incontrato il presidente del consiglio degli studenti dell’università di Trento, Gabriele Di Fazio, assieme ad altri componenti dell’organismo Raffaele Amistadi, Gianmarco Ruvolo, Riccardo Sidoti, dopo la protesta dei giorni scorsi degli universitari che hanno montato le tende davanti alla Regione.
Un confronto su un tema che tocca da vicino tantissimi studenti, oggetto della mobilitazione avviata a Trento come in altre città italiane. “Occorre fare il possibile per garantire l’accessibilità degli alloggi per gli universitari nel nostro territorio - così Bisesti -. Si tratta di un obiettivo di sistema. In primo luogo per le vite di migliaia di studenti dell’Ateneo trentino, che come sappiamo sono per una quota prevalente fuorisede e devono poter vivere e studiare in Trentino a costi affrontabili. Ma in generale anche per la crescita della stessa università e del nostro territorio”.
L’assessore ha parlato del progetto, già approvato, del nuovo studentato a Piedicastello e degli ulteriori interventi in programma. “Abbiamo sbloccato le risorse della nuova struttura sulla Destra Adige a Trento, che potrà procedere con tempi relativamente brevi e darà una risposta importante ai bisogni - ha spiegato Bisesti -. Inoltre, ci siamo già confrontati con l’Opera per partire il prima possibile con l’ampliamento di San Bartolomeo. Su quell’area stanzieremo le risorse necessarie per l’intervento, con l’obiettivo di garantire più di cento nuovi posti letto”.
C’è poi l’impegno per favorire l’incontro tra domanda e offerta: “Il portale TRent che abbiamo lanciato ormai da due anni fa sta funzionando bene. Occorre lavorare in questa direzione e sviluppare sempre di più il portale”, ha sottolineato Bisesti.
La Provincia, d’intesa con l’Opera e la governance dell’Ateneo, proseguirà sugli interventi in campo, nella consapevolezza che non è facile risolvere un fenomeno - i rincari - che è legato a molteplici fattori e che nel caso di Trento si riflette su una situazione di partenza già caratterizzata da valori immobiliari più alti rispetto alla media italiana. “Vanno portate avanti tutte le soluzioni praticabili, proseguendo nel percorso che non potrà dare risultati immediati ma che è fondamentale. In questo senso, un ruolo cruciale lo hanno i privati, ad esempio sulle case sfitte. C’è un margine di azione per aumentare la disponibilità e quindi l’accessibilità degli spazi”, ha aggiunto l’assessore.
Il confronto, così è stato condiviso, proseguirà con l’avvio di un tavolo che si riunirà nei prossimi giorni e vedrà la partecipazione dei rappresentanti degli studenti e delle istituzioni interessate.