Variante delta, Battiston: "A metà agosto possibile un aumento dei casi"
"Quale sarà l'effetto sul numero di infetti, e sul numero di casi gravi, dipenderà dalla percentuale di vaccinati"
TRENTO. La situazione epidemica in Italia è in continuo, netto miglioramento dagli inizi di aprile e al momento non vi sono indicazioni di una ripresa dei contagi.
D'altra parte assistiamo ad una crescita continua della percentuale di infetti colpiti dalla variante "delta", la cui presenza è stimata ormai al 16,8 %. Considerato l'andamento osservato in Inghilterra, è possibile stimare che l'Italia si trovi in una situazione paragonabile a quella inglese agli inizi del mese di maggio, prima che la crescita degli infetti diventasse percepibile.
"Abbiamo probabilmente circa un mese, un mese e mezzo prima che si arrivi alla prevalenza della variante "delta" in Italia", dice il fisico Roberto Battiston, docente di fisica sperimentale all’Università di Trento. "Quale sarà l'effetto sul numero di infetti, e sul numero di casi gravi, dipenderà dalla frazione delle persone vaccinate, in particolare dalla frazione di persone che avranno completato il ciclo vaccinale". Al ritmo attuale di vaccinazione, "la doppia vaccinazione dovrebbe avere raggiunto il 50% degli italiani per il primi giorni di agosto".
In estate, poi, "dovrebbe aiutarci anche il fatto che viviamo di più all'aperto". "Se in questo periodo vaccineremo di più e continueremo ad usare la mascherina tutte le volte che ci troviamo in luoghi chiusi o in presenza di assembramenti, l'effetto della variante "delta" sul numero di ospedalizzazioni e dei casi gravi, potrà essere contenuto; è però necessario ricordare, allo stesso tempo, il rischio crescente che corrono, mano a mano che la "delta" diventerà dominante, coloro che non saranno stati vaccinati.".