Covid: cosa fare in caso di arresto cardiaco in pandemia
(ANSA) - MILANO, 06 MAG - Indossare i dispositivi di protezione individuale, valutare la respirazione senza mai avvicinarsi al naso o alla bocca della vittima e predisporre i protocolli per l'intubazione di emergenza di tutti i pazienti potenzialmente affetti da Covid-19, sia adulti che bambini: sono alcune delle raccomandazioni dell'Italian Resuscitation Council sulla procedura da adottare in caso di arresto cardiaco (quando la respirazione è assente o anormale) durante la pandemia.
Come spiega il cardiologo dell'Italian Resuscitation Council, Niccolò B.Grieco, del Dipartimento cardiotoracovascolare dell'Ospedale Niguarda di Milano, sostenuto dalla fondazione De Gasperis, "quando si riconosce un arresto cardiaco bisogna chiamare i servizi di emergenza e seguire le indicazioni fornite dal centro in attesa dei soccorsi. Prima di eseguire le compressioni toraciche e la defibrillazione (se disponibile) è necessario coprire bocca e naso della vittima con un asciugamano o una mascherina. Una volta eseguita la rianimazione cardio-polmonare occorre subito lavare accuratamente le mani con acqua e sapone o disinfettarle con un gel per le mani a base di alcol".
Le squadre che rispondono ai pazienti con arresto cardiaco (sia all'interno che dentro l'ospedale) dovrebbero essere composte solo da operatori sanitari con accesso e formazione all'uso dei dispositivi di protezione per la prevenzione della trasmissione aerea. Il documento consiglia anche di ricorrere alla videolaringoscopia per l'intubazione tracheale da parte di operatori che hanno familiarità con il suo utilizzo, perchè permette a chi intuba di rimanere più lontano dalla bocca del paziente. (ANSA).