Val Genova, presentato il nuovo rifugio Mandron
I lavori, da 1,27 milioni di euro, hanno riguardato l’impianto antincendio, l’ampliamento della sala da pranzo e l’efficientamento energetico
TRENTO. Il rifugio alpino Mandron si prepara a riaprire con una nuova veste: si sono infatti conclusi i lavori di ammodernamento che hanno riguardato l’ampliamento della struttura, la messa in sicurezza e l’efficienza energetica.
«Nuovo rifugio Mandron – Città di Trento» è il nome scelto dalla Sat per la nuova struttura, nella cerimonia di presentazione che si è svolta ieri, 10 settembre, alla presenza dei vertici della Società Alpinisti Tridentini, delle autorità locali, delle maestranze dei lavori e del gestore Davide Gallazzini e famiglia.
I dettagli dei lavori. Il progetto ha interessato l’adeguamento della struttura alla norma antincendio, anche con il ricavo di nuove uscite di evacuazione; è stata aumentata la capacità della sala da pranzo, ampliandola verso ovest e adeguandola al numero dei posti letto, 90 in totale; è stata migliorata la fruibilità del rifugio attraverso la realizzazione nel piano sottotetto di piccole stanze al posto della grande camerata; sono stati ricavati nuovi servizi igienici e in generale è stato effettuato un efficientamento generale dell’involucro attraverso la coibentazione delle pareti verticali, della copertura e sostituzione dei serramenti. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 1.270.000 euro, di cui l’80% sostenuto dalla Provincia. I lavori, appaltati alla ditta Dallapè, sono iniziati il 5 luglio del 2021 e sono stati ultimati lo scorso 29 luglio.
La storia del rifugio. Il rifugio Mandron è stato inaugurato dalla Sat nel 1959 in sostituzione del vecchio rifugio Lepzigerhuette realizzato nel 1878 dagli alpinisti della Sektion Leipzig del DuOeAV. La sala principale del rifugio fu intitolata a Giovanni Spagnolli, Senatore e Presidente del Cai. Nel corso della cosiddetta Guerra bianca la zona del Mandron fu teatro di scontri bellici.
I dintorni del rifugio sono ancora ricchi di testimonianze della Grande Guerra: camminamenti, posti di vedetta, trincee ed il piccolo cimitero militare con una chiesetta. Il rifugio sorge nella parte alta della Val Genova, nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Dalla sua posizione è visibile il fiume Sarca, immissario del Lago di Garda. Sopra i ghiacci emergono i tre allineamenti tettonici del lago Mingo - Lares - Care' Alto, delle Lobbie - Dosson - Monte Fumo e dell'Adamello - Lagoscuro. Quest'ultimo è anche il nome di un lago di origine glaciale che si trova a monte del rifugio.
La posizione del Mandron è strategica per le escursioni sui ghiacciai. Il rifugio è spesso aperto anche nel periodo primaverile per lo scialpinismo.