Sugli Appennini niente neve, sulle Alpi si festeggia: «Condizioni al top per sciare»
Failoni all’incontro con gli altri assessori regionali al turismo: «Bene le feste di Natale, ottime prenotazioni per i prossimi mesi». E al governo si chiedono fondi per i bacini dell’innevamento artificiale
TRENTO. Nelle stesse ore in cui le regioni appenniniche lamentano per la mancanza di neve almeno 50 milioni di danni solo diretti al turismo, gli assessori delle regioni alpine italiane con delega agli impianti di risalita si sono confrontati oggi (11 gennaio) relativamente all’attuale contesto turistico invernale. Archiviate con la piena soddisfazione degli operatori le festività di Natale e Capodanno è emersa unanime tra gli amministratori la fiducia per il proseguo di una stagione invernale finalmente senza alcun tipo di restrizioni e iniziata sotto i migliori auspici.
“La sciabilità - così l’assessore a turismo e sport del Trentino Roberto Failoni - è pienamente garantita sull’arco alpino italiano grazie alle ultime nevicate importanti e al calo delle temperature che favorisce il lavoro di preparazione delle piste. Questo quanto condiviso nel confronto con gli assessori competenti delle altre regioni e Province autonome, nel quale è stata espressa anche soddisfazione per il positivo avvio di stagione e fiducia per le prossime settimane e mesi. Nel nostro caso, in Trentino, possiamo sottolineare che si scia bene, in sicurezza e con una qualità della neve ottimale”.
In una nota congiunta gli assessori regionali sottolineano come «grazie alle nevicate di metà dicembre e all’ottimo lavoro svolto dagli addetti delle società funiviarie nella preparazione delle piste, le temperature sopra la media stagionale registrate nelle scorse settimane non hanno compromesso le condizioni di sciabilità dei comprensori dell’arco alpino italiano. Inoltre le recenti nevicate e il successivo calo delle temperature, in queste ore, garantiscono la possibilità, di produrre al meglio neve programmata e migliorare ulteriormente il fondo delle piste anche nella prospettiva dei mesi di febbraio e marzo, che stanno già facendo registrare un’interessante richiesta a livello di prenotazioni, sia da parte del mercato italiano che internazionale».
Le regioni alpine italiane pongono inoltre all’attenzione del governo, nel complesso dei temi per lo sviluppo dei territori montani, gli interventi per i bacini per l’innevamento artificiale, che risultano fondamentali per assicurare la continuità e lo sviluppo del turismo invernale nelle località interessate. Bacini che rivestono in generale quattro funzioni. Oltre all’innevamento delle piste da sci infatti sono importanti per il turismo estivo, quale valore aggiunto al paesaggio, per l’agricoltura e per la disponibilità di acqua negli interventi di antincendio.