il caso

Spagnolli attacca: «Così hanno declassato il comando delle truppe Alpine. Un brutto messaggio per il nostro territorio»

Il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie protesta: «Non più alle dipendenze dello Stato maggiore dell’Esercito, ma del Comfoter, il Comando Forze Operative Terrestri. Una perdita di status e riconoscimento sociale»



BOLZANO. “Rispondendo a un’interrogazione presentata con il senatore Alfieri, la sottosegretaria Matilde Siracusano ha purtroppo confermato il declassamento del Comando truppe Alpine con sede a Bolzano. Questo non sarà più alle dipendenze dello Stato maggiore dell’Esercito, ma del Comfoter, il Comando Forze Operative Terrestri. È una perdita di status, di riconoscimento sociale per il Corpo degli Alpini e per quello che ha sempre rappresentato per l’Alto Adige.”

Così in una nota il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli.

“Non è solo una questione tecnica – prosegue Spagnolli – ma di ordine politico, di messaggio che da Roma arriva al nostro territorio. Declassare gli Alpini significa disconoscere il ruolo che hanno sempre avuto per la comunità italiana nella costruzione di pacifica convivenza del modello Alto Adige. Colpisce che il Governo, nel prendere questa decisione, non se ne sia reso conto. È un brutto errore, una mancanza di attenzione alla specificità e alla storia dell’Alto Adige."

(nella foto l’esercitazione “Vallon 2020”)













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