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Sfortunata scalata sul Cevedale per un alpinista di Isera: cade e si ferisce con il rampone alla gamba

Il giovane, classe 1988, è stato portato in salvo dal Soccorso alpino: il maltempo ha impedito l’utilizzo dell’elicottero. Il lagarino ha poi raggiunto in auto l’ospedale



TRENTO. Si è concluso nel tardo pomeriggio di domenica 4 luglio un lungo intervento per soccorrere un alpinista del 1988 di Isera che, cadendo, si è ferito con il rampone a un arto inferiore, 100 metri sotto la cima del Monte Cevedale, a una quota di circa 3.600 metri.. È stato il compagno di escursione a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 14.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l'intervento dell'elicottero. A causa del meteo in peggioramento, l'elicottero non è riuscito a salire in quota per effettuare il recupero ed è volato a Cogolo per imbarcare quattro operatori della Stazione di Peio. I soccorritori sono stati elitrasportati fino al limitare delle nebbie, al rifugio Larcher ed hanno raggiunto a piedi l'infortunato che, nel frattempo, aveva cominciato la discesa.

In una successiva rotazione, il tentativo di portare in quota una seconda squadra è fallito per il peggioramento repentino della visibilità. La squadra di soccorritori giunta sul posto ha provveduto ad accompagnare l'infortunato fino al rifugio Larcher e a prestargli le prime cure mediche. Poiché le condizioni meteo non erano ancora ottimali e il recupero con l'elicottero sarebbe stato impossibile, i soccorritori hanno proseguito a piedi, insieme all'infortunato, fino a Malga Mare, dove gli alpinisti avevano la macchina. L'infortunato si è recato all'ospedale da solo. 













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