Rifugio Pedrotti, ecco il progetto vincitore: ristrutturazione da 1 milione di euro, lavori nel 2023
Aumento minimo di cubatura, resteranno 135 posti letto. Sessanta partecipanti al concorso, la commissione ha scelto il progetto di Stefano Pasquali, Samantha Minozzi e Alberto Stangherlin
TRENTO. Una storia cominciata una decina di anni fa: demolire e ricostruire? Oppure ristrutturare? Alla fine la scelta della Sat – visto il delicato contesto ambientale – è stata quella di ristrutturare il rifugio, che nel corso degli anni è stato oggetto di singoli interventi di manutenzione ordinaria.
Oggi c’è un progetto vincitore per il Rifugio Pedrotti alla Tosa, nel comune di San Lorenzo Dorsino, presentato questa mattina (30 agosto) dalla Sat nella sede dell'Ordine degli architetti di Trento.
Sessanta gli elaborati pervenuti al concorso di progettazione, tutti di elevata qualità, tra loro la commissione giudicatrice ha scelto quello presentato da Stefano Pasquali, progettista capogruppo, Samantha Minozzi, progettista, Alberto Stangherlin, progettista ed Andrea Moser, consulente.
Entro l’anno è previsto il progetto esecutivo, i lavori potrebbero iniziare nella primavera 2023 per un costo di 990 mila euro. L’aumento di cubatura sarà del 5% (pari a 134 metri cubi) e i posti letto resteranno invariati – è stato spiegato – ovvero 135.
Previsto un impianto fotovoltaico da 20 Kw, la copertura attuale verrà demolita e sostituita da una copertura lamellare lignea che verrà poi coperta da lamiera colorata.
La sfida è di mantenere aperto il rifugio durante i lavori.
La storia di questo intervento ha preso avvio oltre una decina di anni fa: sul tavolo degli amministratori un grande dilemma: demolizione totale con ricostruzione? Radicale ristrutturazione di tutto l’edificio? Ristrutturazione parziale per salvaguardare la storia della parte originaria della struttura?
La via intrapresa dalla Sat è stata quella di avviare una procedura di concorso di progettazione, intesa come occasione di confronto di idee e di esperienze, di apertura a nuovi fermenti culturali, a innovazioni tecniche e tecnologiche, coinvolgendo i servizi Provinciali del Turismo e gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri.
La commissione giudicatrice era costituita dall'ingegner Roberto Bertoldi, membro designato dalla Sat, dall'ingegnera Valentina Eccher per l'Ordine degli Ingegneri, dall'architetto Simone Cola, membro designato dall'Ordine degli architetti.C.L.