Ghiacciai in Trentino, arrivano cartelloni informativi in loco (con foto del ritiro) e un centro dedicato sul Careser
Doppio impegno della Provincia e del Parco Nazionale dello Stelvio per la valorizzazione e la tutela. Zanotelli: “Valore unico da far conoscere”
TRENTO. In occasione della Giornata mondiale dei ghiacciai, che si celebra il 21 marzo 2025, il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, il Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia Autonoma di Trento ed altre realtà del territorio, promuovono due iniziative con un focus sull’importanza dei ghiacciai trentini e sulla necessità di proteggerli. Da un lato, sono stati installati poster informativi ai piedi di quattro ghiacciai per evidenziarne l’evoluzione attraverso le immagini storiche. Dall’altro, il Parco Nazionale dello Stelvio si prepara ad aprire il Centro glaciologico Careser a partire dalla prossima estate.
“Con queste iniziative, vogliamo sensibilizzare la comunità locale e i visitatori sul valore unico dei nostri ghiacciai, che rappresentano una risorsa naturale fondamentale per l’equilibrio delle nostre montagne. Si tratta di occasioni importanti per conoscere più da vicino questi ambienti straordinari e per promuovere una maggiore consapevolezza sulla loro tutela” evidenzia l’assessore provinciale all’ambiente, Giulia Zanotelli.
I poster informativi.
Grazie alla collaborazione con le società concessionarie degli impianti di risalita, sono stati installati dei poster in quattro località: Pejo, Pinzolo, Marmolada e Presena. Le immagini esposte documentano, attraverso fotografie scattate in diversi periodi temporali, l’evidente riduzione dei ghiacciai. L’obiettivo è di sensibilizzare gli amanti della montagna e tutti coloro che frequentano questi luoghi sulla delicatezza e sull’evoluzione di questi ecosistemi unici, invitando alla riflessione sul loro stato di conservazione. Le immagini sono frutto dei monitoraggi condotti dalla Provincia in collaborazione con il Muse, la Sat e enti di ricerca universitari. Sono state scattate in diversi periodi temporali e mostrano chiaramente l’arretramento dei fronti e l’effettiva riduzione di volume evidenziando il trend negativo. Emblematico è il caso del ghiacciaio dell’Adamello, in cui si è riscontrata una perdita di 3 metri nella zona del fronte mentre sul ghiacciaio del Careser e della Vedretta Lunga la diminuzione di spessore si attesta tra 1,5 e 2 metri.
Apertura del Centro glaciologico Careser.
In parallelo, il Parco Nazionale dello Stelvio ha intrapreso un'importante iniziativa di divulgazione con la realizzazione del Centro glaciologico Careser, che sarà inaugurato il 4 luglio 2025. Situato presso l’omonima diga a 2.600 metri di altitudine, il centro rappresenta un punto di riferimento per la comprensione dei ghiacciai e delle loro caratteristiche fisiche, nonché delle trasformazioni che hanno subito nel corso degli anni. Attraverso plastici, fotografie e testi, il Centro racconta la storia dei ghiacciai, offrendo ai visitatori uno spazio di approfondimento e riflessione.
L’iniziativa nasce da un’idea della Commissione glaciologica della Società degli Alpinisti Tridentini, condivisa dal Comitato provinciale di coordinamento e d’indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio. Il Centro, allestito nella palazzina della ex mensa alla diga del Careser - messo a disposizione da Hydro Dolomiti Energia - racconta attraverso testi, immagini e plastici caratteristiche fisiche, trasformazioni, storia degli ambienti glaciali. Alla realizzazione del Centro hanno contribuito oltre al Parco Nazionale dello Stelvio con l’Ufficio di gestione del Parco e alla Commissione glaciologica della SAT, le strutture provinciali del Dipartimento Protezione civile foreste e fauna (Servizio Geologico, Servizio Prevenzione rischi e Cue), l’Agenzia provinciale protezione ambiente, l’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Muse e Fondazione Museo storico del Trentino. Il Liceo artistico Vittoria di Trento collabora, colorando i plastici che rappresentano in scala il ghiacciaio de La Mare e il ghiacciaio del Careser.