Due alpinisti trentini fermati dal maltempo trascorrono la notte in parete: salvati al mattino dai soccorritori
È successo sul Civetta, Dolomiti di Zoldo: intervento non facile quello messo a segno dal Soccorso alpino con l’aiuto del Pelikan di Bolzano
TRENTO. Due alpinisti trentini sono rimasti bloccati in parete, trascorrendo una notte attaccati alla roccia sotto la pioggia e immersi nella nebbia, che hanno ostacolato l'avvicinamento dell'elicottero durante i soccorsi. Che sono andati a buon fine completando il recupero nella mattinata di giovedì 8 luglio.
È stato un intervento impegnativo quello che ha permesso il recupero di una cordata, colpita dal temporale, sul 24° tiro della Via Colonne d'Ercole alla Punta Tissi sul Civetta sulle Dolomiti di Zoldo, a Belluno. L'allarme era scattato nella notte, quando attorno all'una i due scalatori avevano contattato il 118, fradici e infreddoliti. Dopo aver organizzato la missione nella notte, alle 6.20 il Pelikan di Bolzano ha imbarcato il tecnico di elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore ed è volato verso la parete nord ovest del Civetta. Purtroppo la nebbia non ha permesso l'avvicinamento dell'eliambulanza fino alle 8.30 circa, quando è stato possibile salire in volo sopra la cengia, dove i due alpinisti avevano bivaccato, e calare il tecnico con un verricello di 50 metri. Le nubi si sono richiuse appena il soccorritore e uno dei due scalatori si stavano allontanando con il verricello e, grazie alla bravura di pilota e tecnico aeronautico, il Pelikan è rientrato al Rifugio Tissi. Poiché la nebbia si alzava e richiudeva in tempi brevissimi, l'equipaggio ha atteso una ventina di minuti, finché si è presentata un'apertura tale da permettere il decollo e il recupero del secondo alpinista, avvenuto con le stesse modalità.
Ai due scalatori, che stavano bene, il gestore del Tissi ha fornito abbigliamento asciutto e dato bevande calde. Il Pelikan è rientrato alla base e, passato un altro breve temporale, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato al Rifugio per imbarcare il proprio tecnico di elisoccorso