Dalle Dolomiti all'Elba, a Firenze l'impresa ferroviaria in miniatura
Un plastico di 280 metri quadrati con 70 piccoli treni racconta il viaggio dalla montagna al mare
FIRENZE. Apre a Firenze dal 29 maggio, negli spazi dell'ex cinema Ariston, il nuovo progetto museale Hzero, un plastico di 280 metri quadrati in cui piccoli treni (70 in totale delle case produttrici Marklin, Piko, Roco) attraversano i paesaggi montani delle Dolomiti e corrono lungo le coste dell'isola d'Elba. Il plastico, con quasi un chilometro di binari, 359 tratte possibili e 121 semafori, è nato da un'idea del marchese Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano, che iniziò ad allestirlo nel 1972, fino a renderlo uno dei più grandi in Europa.
Il museo si trova in centro storico, a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella: la scala è 1:87, con grande attenzione ai dettagli. Le rocce sono realizzate in gesso, colato in stampi di gomma siliconica, mentre mare, laghi e fiumi sono realizzati in resina. La grande diga, ispirata a quella del Brasimone, è stata riprodotta con una struttura di compensato.
Sono presenti effetti sonori ed è ricreato sia l'orario diurno con quello notturno, grazie a oltre 1000 lampioni stradali.
Il museo nasce su un progetto architettonico di Luigi Fragola, è sostenuto dalla Fondazione Fs Italiane e ha come curatore Alberto Salvadori. Il museo è aperto dal lunedì alla domenica dalle 11 alle 19, con chiusura il martedì. Per l'opening day si potrà accedere gratuitamente su prenotazione.
Contestualmente si può visitare anche la mostra 'I luoghi del viaggio. Il fischio del treno'.
"Uno spazio di cultura che apre, uno spazio troppo a lungo chiuso che riprende vita - ha sottolineato il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Grazie al progetto della famiglia San Giuliano, finalmente inaugura un nuovo centro poliedrico che attorno all'enorme plastico del treno inviterà grandi e piccini alla magia del modellismo raccontato per la prima volta in una maniera interattiva unica". Il presidente di Hzero Diego Paternò Castello di San Giuliano ha evidenziato che l'apertura "corona una lunga storia di amicizia, amore per il bello, creatività ed energia". Secondo Salvadori si tratta di "un luogo dedicato alla passione e al gioco".