Dal diesel all’elettricità: l’e-bus supera il test della salita a Passo Sella
Amministratori e operatori turistici invitati a un viaggio dimostrativo che è partito da Ortisei. All'insegna della sostenibilità
ORTISEI. Una giornata nel nome della mobilità alternativa. Nel nome dell’e-bus, quello che l’azienda bavarese Pepper Motion ha presentato nei giorni scorsi a Ortisei: un autobus Mercedes Citaro convertito dall’alimentazione a diesel all’elettrico, appunto, e attrezzato per coprire i tracciati delle linee di montagna, con dislivelli, tornanti, possibile neve e con l’esigenza di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente.
L’e-bus è stato presentato, descritto e testato, in due viaggi dimostrativi fino a Passo Sella e ritorno e da Ortisei a Castelrotto e fino all’Alpe di Siusi. “Una mobilità estesa e accessibile a tutti è una conquista. Il nostro compito è fare in modo che questo risultato possa soddisfare anche gli obiettivi di protezione del clima”: è questo lo slogan ribadito da Alexander Lietz, responsabile vendite per Germania, Austria e Svizzera di PepperMotion, durante la presentazione ad amministratori e operatori turistici locali e provinciali.
I due viaggi dovevano dimostrare ai presenti che oggi i bus elettrici possono essere utilizzati anche su strade impegnative e con impegnative condizioni meteo. Inoltre, l’alimentazione elettrica non vale solo per autobus nuovi, bensì è possibile convertire un “tradizionale” autobus a diesel, puntando così sul “ri-uso” di mezzi esistenti.
“Il costo dell’operazione si aggira sui 320 – 350 mila euro, considerato che la parte meccanica viene sostituita in toto, fatti salvi le parti sterzanti e poco altro”, ha spiegato Stefano Zanichelli, responsabile vendite in Italia del prodotto tedesco.
È chiaro che ora i sostenitori dell’e-bus devono cancellare lo scetticismo che ancora circonda i bus elettrici e devono puntare ad abbassare i costi di conversione dei vecchi veicoli. A seguire ecco l’obiettivo che punta ad aumentare l’autonomia della batteria, al momento di 240 kilowatt e sufficiente per circa 180-250 chilometri in pianura, meno su strade di montagna.
Ed ecco il motivo dei viaggi dimostrativi: convincere gli scettici. La distanza di 20 chilometri con circa 1000 metri di dislivello da Ortisei a Passo Sella, a una temperatura di qualche grado sotto zero, è stata percorsa consumando il 38% della carica delle batterie. Durante il viaggio di ritorno vi è stato un recupero di energia di circa il 22%. Al termine del giro completo, ovvero dopo circa 80 chilometri con circa 2000 metri di dislivello il consumo totale di energia è stato pari al 62%.
A bordo i tre sindaci della valle, Tobia Moroder (Ortisei), Christoph Senoner (S.Cristina) e Roland Demetz (Selva), l’assessore delle frazioni ladine di Castelrotto Walter Alfarei e Ivo Insam, vice sindaco di Selva, tecnici e funzionari della Provincia, l’ex sindaco di Ortgisei Ewald Moroder, Ambros Hofer e Beatrix Insam, presidente e direttrice dell’Associazione Turistica di Ortisei, Claudia Insam assessore all’ambiente di Ortisei, Sonja Abrate e Anna Solderer, vice direttrice & Project Manager dell’Ökoinstitut di Bolzano.
“È bello e rilassante da guidare - ha raccontato l’esperta autista di autobus Cristina - Più rilassante di un bus tradizionale, in quanto non si sentono né il rumore del motore né le vibrazioni dovute al motore. Inoltre la reazione, appena si pigia sul pedale dell’acceleratore, è migliore”.
I pareri dei presenti non erano del tutto unanimi. Ad esempio il sindaco di Ortisei Moroder, propenso a sostenere questi tipi di trasporti pubblici, è ottimista sullo sviluppo del progetto, altri, come il sindaco di Selva Demetz, hanno manifestato qualche perplessità in più sull’avanzamento della tecnologia.
Anche se non potrà essere la soluzione di tutti i problemi della mobilità in Val Gardena, i convenuti hanno concordato sul fatto che il bus elettrico rappresenta un futuro auspicabile sotto l’aspetto ambientale e sul fatto che possa raggiungere risultati soddisfacenti in tempi brevi.
“L’espansione del trasporto pubblico ha la massima priorità ed è tanto più importante ridurre al minimo il suo impatto ambientale”, è stato ripetuto ed è per questo che Pepper Motion continua lo sviluppo per ottimizzare il progetto.