Con la partenza della Cremonese si chiude la stagione dei ritiri dei club calcistici 2022 in Trentino
Nelle ultime settimane sono state ospiti le squadre di Napoli, Parma e Spal
DIMARO. Alle 10 il pullman con la nuovissima grafica della Cremonese ha lasciato Dimaro Folgarida verso Verona in vista dell’amichevole con l’Hellas in programma nel tardo pomeriggio nel centro di preparazione degli scaligeri.
Si chiude così la stagione dei ritiri calcistici in Trentino e della Val di Sole in particolare, che a giusto merito può essere considerata una vera succursale del calcio professionistico italiano grazie alle presenze nelle ultime settimane di Napoli (sempre a Dimaro Folgarida), Parma (a Pejo, anche in versione femminile) e Spal (Mezzana). Stamani salutare la Comitiva grigiorossa c’erano il sindaco Andrea Lazzaroni con Tito e Riccardo Rosatti, titolari dell’hotel che ha ospitato per dieci giorni il gruppo allenato da Mister Alvini.
Per tutti strette di mano e pacche sulle spalle come l’ultimo giorno di scuola e un arrivederci. Dopo il convincente successo per 2-0 di domenica scorsa a Dimaro Folgarida contro la Spal, per la Cremo sono in programma ora tre amichevoli (compresa quella di oggi con l’Hellas) prima dell’esordio prima in Coppa Italia con la Ternana e una settimana dopo in Campionato con la Fiorentina.
Chiosando la frase di mister Alvini “è finito il tempo delle mele” appare chiaro che chiusa l’intensa fase di preparazione sul campo di Carciato da ora si guarda seriamente al campionato. Sarà una sorta di corsa ad ostacoli o di scalata su quelle Dolomiti che si affacciano sulla Val di Sole, con l’obiettivo di raggiungere la vetta: ovvero la salvezza al termine del campionato di Serie A dove i grigiorossi tornano dopo una parentesi di 26 anni.
Per chi ama la cabala il 26 è un numero importante in Trentino e sinonimo di obiettivo raggiunto: con il pettorale 26 Franco Nones, il grande fondista della Val di Fiemme, gareggiò ai Giochi invernali di Grenoble ’68 e vinse la prima medaglia d’oro olimpica per il fondo azzurro e il (20)26 è anche l’anno delle terze Olimpiadi invernali organizzate in Italia (dopo Cortina ’56 e Torino ’06), che tra quattro anni vedranno svolgersi le competizioni di sci nordico e pattinaggio velocità anche in provincia di Trento. Insomma dalla Val di Sole parte un corale “in bocca al lupo”.
Vi è poi uno storico legame esistente tra Cremona e la Val di Sole considerato Giovanni Arvedi, importante imprenditore dell’acciaio e presidente onorario della Cremo, proviene da una famiglia particolarmente attiva nel commercio e nella lavorazione dei metalli originaria di Celentino, in Val di Peio, trasferitasi a Cremona nel 1715. Quelli chiusi oggi sono stati dieci giorni di lavoro intenso allo stadio di Carciato ma anche di scoperta del territorio: dalle malghe in quota, ai bagni tonificanti a fine allenamento nel torrente Meledrio per agevolare il recupero fisico-muscolare dei giocatori, alla discesa di 15Km in rafting sul Fiume Noce, giudicato da National Geographic tra i migliori dieci corsi d’acqua al mondo per la pratica di questa disciplina fluviale.
Insomma lavoro e divertimento si sono incrociati. Con il meteo che ha agevolato la preparazione grazie alle piogge notturne che hanno mitigato la temperatura rispetto al grande caldo che si registra in pianura. C.L.