Clima, «Più di 200 i ghiacciai alpini scomparsi da fine Ottocento»
L’allarme di Legambiente, che lancia con il comitato glaciologico italiano la terza edizione della “Carovana dei Ghiacciai”: uno studio in 5 tappe sull’arco alpino da Val D’Aosta a Friuli Venezia Giulia
TRENTO. «Più di 200 ghiacciai sono già scomparsi da fine Ottocento, lasciando il posto a detriti e rocce» a causa del riscaldamento globale.
Lo denuncia Legambiente annunciando la partenza della terza edizione di "Carovana dei Ghiacciai", il monitoraggio itinerante promosso dall'associazione nell'ambito della campagna ChangeClimateChange, con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano.
Dal 17 agosto al 3 settembre, la "carovana" toccherà 5 tappe dalla Valle d'Aosta fino al Friuli-Venezia Giulia percorrendo tutto l'arco alpino: dai ghiacciai Miage e Pré de Bar a quelli del Monte Rosa, dal ghiacciaio dei Forni e di Montasio fino al ghiacciaio della Marmolada.
«A poco più di un mese dalla tragedia della Marmolada - dichiara Giorgio Zampetti, direttore nazionale Legambiente - torniamo a richiamare l'attenzione sull'emergenza climatica: non c'è più tempo per le nostre montagne, che ci lanciano un sos forte e chiaro. Con la "Carovana dei ghiacciai" vogliamo tornare a fornire dati ed elementi concreti per chiedere al governo italiano di accelerare per arrivare a emissioni di gas a effetto serra nette pari a zero nel 2040, in coerenza con l'Accordo di Parigi Cop21, e di dotarsi di un piano di adattamento al clima per tutelare i territori e le comunità. A partire dalle aree più colpite, come le Alpi».
«La crisi non è più un futuro probabile, ma un drammatico presente, di cui la montagna è principale sentinella - aggiunge Vanda Bonardo, coordinatrice della campagna - La decisione di ritornare su molti dei ghiacciai visitati due anni fa non è casuale: abbiamo seri motivi per credere che la situazione sia peggiorata al di là di ogni razionale previsione».
Le montagne del Nord Italia sono tra le zone più colpite dal cambiamento climatico: «A fine luglio - afferma ancora Legambiente - lo zero termico è stato registrato da MeteoSvizzera sulle Alpi svizzere a 5.184 metri. Un dato senza precedenti».
All'indagine parteciperà anche il Comitato Glaciologico Italiano. «Il confronto con i preziosi dati storici che il comitato raccoglie dal 1914 nelle campagne glaciologiche annuali ci permetterà di comprendere le modalità del cambiamento e di valutare quali siano le possibilità di risposta, in termini di mitigazione e adattamento» ha affermato il vicepresidente del comitato Marco Giardino.
La terza edizione della "Carovana dei Ghiacciai" partirà dai ghiacciai del Monte Bianco del Miage e Pré de Bar (Valle D'Aosta) dal 17 al 19 agosto, proseguendo poi con i ghiacciai del Monte Rosa di Indren (Piemonte) dal 20 al 22 agosto e ancora l'himalayano ghiacciaio dei Forni (Lombardia), dal 23 al 26 agosto; il ghiacciaio della Marmolada (Veneto -Trentino) dal 27 al 31 agosto e per finire con il ghiacciaio del Montasio (Friuli-Venezia Giulia) dal 1 al 3 settembre.