la manifestazione

Bollicine di montagna, Festival da tutto esaurito

Più di 4 mila persone hanno partecipato agli eventi (foto Matteo Rensi / Pat)


di Carlo Bridi


TRENTO. Molto buona la prima del Trentodoc Festival Bollicine di Montagna che ha chiuso i battenti ieri sera. E’ questa la valutazione a caldo dei protagonisti. Un festival diffuso sul territorio trentino in quanto ha coinvolto tutte le 64 case spumantistiche che aderiscono all’Istituto Trentodoc presieduto da Enrico Zanoni. Grande soddifazione per l’ass.re all’agricoltura Giulia Zanotelli, che ha voluto il festival e che a conclusione ha affermato: “E’ stato un evento diffuso, partecipato autentico per una edizione che ha reso protagoniste le 64 case spumantistiche trentine”. In esse hanno fatto tappa più di 4000 persone con il tutto esaurito nei moltissimi eventi enogastronomici organizzati dalle case spumantistiche trentine. La prova più evidente del successo sta nel fatto che già diversi giorni prima dell’inizio del Festival, tutti i posti a disposizione nei 70 eventi erano esauriti.

I numeri del Trentodoc

Il Trentodoc sta attraversando un periodo molto positivo. Il fatturato del 2021 ha raggiunto i 150 milioni di euro, con un aumento sul 2020 anno della pandemia, del 40%, ma anche confrontando il dato dei 12 milioni di bottiglie commercializzate nei 2021 con quelle dell’anno pre Covid, il 2019, l’aumento è stato del 23%. “Una vera esplosione”, ’ha definita il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. L’A.D. di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, sottolinea come il Festival ha raggiunto l’obiettivo di dare valore al nostro territorio ed al suo prodotto di punta: il Trentodoc.

Commentando a caldo l’evento ha affermato che l’interesse e "le presenze sono andate oltre ogni aspettativa, un pubblico bello, attento, curioso. Incontri impeccabili, grande l’interesse anche dalle molte persone provenienti da fuori regione, e voglia di approfondimento nelle varie case spumantistiche”.

Dal canto suo il presidente dell’Istituto Zanoni afferma: “Siamo più che soddisfatti dei risultati di questa prima edizione che ha visto un’affluenza importate a tutti gli eventi, ed è stato molto importante registrare anche nei molti eventi organizzati presso le case spumantistiche la presenza di molti amanti di questo prodotto provenienti da fuori regione”.

Soddisfazione condivisa anche da Luciano Ferraro, direttore scientifico del Festival e vice del Corriere della Sera: “Per 3 giorni Trento è diventata la capitale del vino italiano”, ha affermato, è stato un successo oltre ogni aspettativa

Per tre intense giornate il festival è entrato nei palazzi più nobile della città e al castello del Buonconsiglio, con incontri, degustazioni, dibattiti e presentazioni. Un “tasting” , cooking tales” e “winw talks”.

Ma si è approfondito con la presenza di esperti nazionali come Roberta Garibaldi amministratrice delegata di Enit, dell’importanza sempre maggiore dell’enoturismo.

Considerato il titolo del festival, ossia Trentodoc Festival, Bollicine di montagna, non potevano rimanere in secondo piano le potenzialità trentine dove è possibile salire in quota senza problemi, per avere caratteristiche delle uve base spumante ottime, in un tempo in cui i cambiamenti climatici stanno creando non pochi problemi per un corretto rapporto grado zuccherino - acidità, ma anche aromi e profumi che vengono compromessi con le alte temperature.













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