“Bolle” Covid free in montagna come nelle isole piccole? L’idea piace
L’idea lanciata dal presidente del Piemonte non è esclusa dal sottosegretario Costa. Fugatti: “servono i vaccini e un piano vaccinale specifico”
TRENTO. Il primo parlarne è stato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio. Al quale ha risposto il sottosegretario alla sanità, Andrea Costa. In mezzo la presa di posizione del governatore trentino, Maurizio Fugatti.
Il tema? Le vaccinazioni nelle zone di montagna e l’ipotesi di creare zone Covid free in quota come si sta facendo nelle isole più piccole dell’Italia. "Se si ritiene giusto vaccinare gli abitanti delle isole minori, che soffrono una carenza di ospedali e strutture sanitarie, lo stesso dovrebbe valere anche per le aree montane, che non sono in una situazione molto diversa".
Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, incontrando un gruppo di lavoratori stagionali valsusini che stamattina, 7 maggio, ha inscenato una mini-protesta davanti alla sede della Regione a Torino. Obiettivo, spiega, "vaccinare gli abitanti e gli operatori delle montagne piemontesi, creando così delle bolle covid-free sul modello di quanto è stato proposto per le isole italiane e far ripartire il turismo".
"Nel nostro Paese abbiamo tante zone dell'entroterra che, come le isole, hanno presidi sanitari scarsi e non riescono a garantire un servizio adeguato. Credo quindi sia giusto affrontare il tema in conferenza Stato-Regioni". Il sottosegretario alla Sanità Andrea Costa.
E poi Maurizio Fugatti. "Non facciamo una rincorsa alla vaccinazione al di fuori di quando previsto dal piano del Governo. Ovviamente, se si aprono altri scenari, siamo comunque interessati per favorire una rapida ripartenza del settore turistico". Così il commento alle parole del governatore Roberto Cirio. "Riteniamo di avere una struttura adeguata anche per aumentare i livelli di vaccinazione oppure per prevedere la somministrazione in zone specifiche. Ovviamente servono i vaccini e un piano vaccinale specifico», ha precisato Fugatti.