i righi

Allarme incendi e fumo nella valle del Piave l’Ulss consiglia di uscire solo con le Ffp2

Dal bellunese fino a Treviso si sono registrati significativi aumenti delle concentrazioni di pm10 



BELLUNO. Gli incendi boschivi nel Longaronese e nello Zoldano, pur se contenuti, non sono ancora completamente spenti, e nell'area del Bellunese e del Trevigiano sono stati registrati significativi aumenti delle concentrazioni in atmosfera delle polveri PM10.

Alla luce di ciò, l'azienda Ulss 1 Dolomiti ha deciso di far proseguire per l'intero fine settimana la raccomandazione di limitare le attività all'aperto, specie per i bambini, e l'utilizzo della mascherina Ffp2 per chi deve uscire dalle abitazioni.

L’allarme è scattato nella serata del 23 marzo sulla zona di Longarone e nella valle del Piave, a causa di incendi boschivi, favoriti dalla forte siccità, sviluppatisi sulle montagne che sovrastano gli abitati di Fortogna e Soffranco, a ridosso della statale 51 di Alemagna. (foto dal profilo Fb del presidente della regione Veneto, Luca Zaia)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.