il dibattito

Sirmione alle prese con il sovraffollamento turistico

Marco Merlo, presidente del Consorzio Albergatori e Ristoratori, non ha dubbi: occorre contingentare i flussi


Daniele Peretti


SIRMIONE. C’è stato il periodo nel quale i turisti non erano mai troppi, anzi si cercava di intercettarli con tutti i mezzi possibili compreso quello dell’edificazione selvaggia. Oggi invece i numeri sono diventati un problema: troppo alti per non mettere a rischio la qualità del soggiorno dei turisti.

Se a dirlo è il presidente del Consorzio Albergatori e Ristoratori di Sirmione, il problema è da affrontare. In effetti se alle 11,30 dell’ultima domenica di maggio – quindi non ancora in piena stagione turistica – il parcheggio Monte Baldo è già esaurito e gli agenti della Polizia Locale sono costretti a transennare l’accesso al centro storico delle autovetture dirottandole in zona Colombare la criticità è reale.

Del resto a Sirmione è andato il record di presenze turistiche del 2022 con 1 milione e 300mila i problemi diventano simili a quelli di Venezia, Roma, Firenze e Cinque Terre solo per citare alcune località alle prese col fenomeno di over turismo, solo che la realtà territoriale di Sirmione è del tutto diversa. Da valutare anche la permanenza dei turisti perché se quella stanziale anche per una sola notte può essere da preservare, quella del cosiddetto “mordi e fuggi” sarebbe invece da limitare.

L’opinione di Marco Merlo, presidente del Consorzio Albergatori e Ristoratori di Sirmione: «Capita che alcuni clienti disdicano le prenotazioni al ristorante perché sono in ritardo a causa del traffico o per le difficoltà nel trovare un parcheggio. Per risolvere questi problemi serve un cambio di prospettiva. È necessario accogliere nel migliore dei modi i turisti. Per farlo, però, non è necessario creare ad esempio nuovi parcheggi, ma nel rispetto di tutti, ovvero dal turista al lavoratore fino ai residenti e all’habitat naturale, occorre contingentare i flussi».

Un’affermazione che solo pochi anni fa sarebbe stata aspramente contestata, ma che oggi diviene tema di discussione. In questo senso Venezia si sta già attrezzando. In discussione nelle prossime sedute del Consiglio Comunale l’ingresso con prenotazione, l’introduzione di un ticket ed una nuova regolamentazione per gli affitti brevi. A queste proposte Marco Merlo affianca anche la possibilità della destagionalizzazione, ovvero prolungare la stagione turistica per meglio gestirne i flussi.

Ma a Sirmione il problema è anche quello della viabilità. I lavori di consolidamento del Ponte Scaligero comportano l’accesso al centro con limitazioni sia al passaggio pedonale che dei pochi mezzi di trasporto che possono entrare nel centro storico. Situazione appesantita fagli ingorghi generati sull’unica strada d’accesso tra automobili e pullman in sosta per permettere la salita e discesa dei turisti con sosta di qualche ora. L’interrogativo posto da Marco Merlo: «Serve porsi una domanda: quanti turisti può accogliere Sirmione? Il flusso continuo porta al caos e in realtà, per tutelare tutti e vivere un’esperienza positiva, il turista deve essere accolto a Sirmione nel rispetto del territorio e dei residenti».













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