La pandemia

Lago di Garda e Covid, in Comune a Salò reintrodotto l’obbligo di mascherina

Dopo la nuova fiammata di contagi il sindaco Gianpiero Cipani ha deciso di imporre la restrizione in tutti gli uffici comunali, comprese le sedi distaccate. Sanzioni da 400 a 1000 euro per i trasgressori



LAGO DI GARDA. Il Covid torna a correre, per molti versi inaspettatamente in piena estate. E così anche sul lago di Garda c’è chi ha deciso di imporre nuove restrizioni per cercare di fermare i contagi.

Il sindaco del Comune di Salò, Gianpiero Cipani, ha emesso nelle scorse ore un’ordinanza che riguarda le sedi degli uffici comunali, in cui è stato reintrodotto «per chiunque» l’obbligo di mascherina.

Il Comune fa riferimento all’ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile in cui venivano illustrate le raccomandazioni nei luoghi al chiuso pubblici, e la Circolare del 29 aprile in cui di lasciava alle amministrazioni il compito di attuare le misure più idonee, «tenendo conto dell’evoluzione del contagio».

E il sindaco Cipani non ha dubbi: «Allo stato attuale l’indice di diffusione del Covid registra un aumento a livello nazionale, regionale ed anche comunale, con conseguente aumento dei contagi». Per questo, è scattato il nuovo ordine «a chiunque di indossare i dispositivi individuali delle vie respiratorie (Ffp2) per accedere in tutti gli uffici comunali», anche nelle sedi distaccate.

Le violazioni, viene sottolineato nell’ordinanza, saranno punite con la sanzione da 400 a 1000 euro.

Il sindaco «si riserva di adottare altri provvedimenti in considerazione dell’evolversi della diffusione epidemiologica del virus» e dispone di «intensificare i controlli da parte della Polizia locale al fine di garantire il rispetto delle misure di contenimento».













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