Lago di Garda, al via il monitoraggio satellitare
Sulla base di un accordo di monitoraggio tra l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Autorità di Bacino del Po, il Lago di Garda avrà una dimensione spaziale per valutare eventuali emergenze idriche
LAGO DI GARDA. Sulla base di un accordo di monitoraggio intercorso tra l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Autorità di Bacino del Po, il Lago di Garda andrà ad avere anche una dimensione spaziale.
Saranno immagini satellitari quelle che serviranno per valutare tra l’altro, la regolazione dei livelli del Lago di Garda. In questi ultimi anni quello del livello dell’acqua è stato spesso un’emergenza: il minimo storico registrato è stato quello di 44 centimetri sopra lo zero idrometrico, in primavera si è arrivati a più 86, ma è stato lo stesso duro confronto con i Consorzi irrigui per lo sfruttamento dell’acqua del lago. Dalla collaborazione tra Asi e Autorità del Bacino del Po non arriveranno soluzioni, bensì elementi utili per una corretta valutazione dello stato di tutta l’area del Po, Garda e Mincio compresi.
Dalla nota stampa congiunta: “Questi servizi includono applicazioni integrate, in particolare nel campo dell’utilizzo dei dati delle missioni nazionali, in cooperazione e del programma Copernicus, per lo sviluppo dei servizi a supporto della gestione territoriale, ambientale e idrica.” Al lato pratico saranno resi disponibili dati satellitari ed il supporto tecnico scientifico per poterli utilizzare. Filippo Gavazzoni vicepresidente della Comunità del Garda: “Siamo soddisfatti che Aipo abbia stretto collaborazione con Asi, in questo modo si potranno vedere non solo le fluttuazioni del Lago, ma anche come si sviluppano le correnti, le perturbazioni atmosferiche e le modifiche sull’habitat per un focus che gioverà a tutti.”