Lago di Garda: 6 ricorsi a Mattarella e 3 al Tar contro i campi da padel
Il progetto è quello della riqualificazione dell’area sportiva Barum a Lazise dove si trova anche l’oliveto dei bambini
LAGO DI GARDA. Contro il progetto di riqualificazione dell’area sportiva in località Barum del quale abbiamo scritto nelle scorse settimane, sono già stati presentati sei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica e 3 al Tar di Venezia con udienza fissata per il prossimo 29 maggio.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è previsto entro il termine massimo di 120 giorni dalla delibera e per questo ne sono già preannunciati altri; mentre al Tar si può ricorrere entro il termine massimo di 60 giorni.
Per riassumere brevemente la vicenda si parte dallo stato in essere di un’area mista ( parcheggio, due campi di tennis, parco pubblico e giochi ) concessa in convenzione al Comune di Lazise che ora ha deciso di riqualificarla cedendola ad una società privata sulla base di un progetto che prevede l’apertura anche di campi di padel che andranno a trovarsi in un ambito residenziale di lusso.
I residenti avevano annunciato tutta la loro contrarietà, ma non avevano più il tempo tecnico per bloccare il progetto: l’unica possibilità era quella della contestazione amministrativa.
“A nostro giudizio – ci dicono – i presupposti dei ricorsi ci sono tutti. Iniziamo dalla gara d’appalto aggiudicata con una base d’asta di 700 mila euro, cifra che è stata variata in corso d’opera cioè dopo l’aggiudicazione, portandola a 1 milione e 700 mila: con questo importo potevano essere molte di più le ditte concorrenti. Poi c’era l’impegno secondo noi disatteso a non cambiare destinazione d’uso.
L’amministrazione comunale l’ha fatto portandola da verde a commerciale giustificando l’intervento come se fosse di “pubblica utilità”. Infine l’affitto.
La società che andrà a gestire il nuovo impianto ci ha anticipato che ogni mese di ritardo comporterà un mancato guadagno mensile pari a 60 mila euro che moltiplicato per 12 porterebbe ad un introito di 720 mila euro. A questo punto è regolare il canone corrisposto al Comune di 1100 euro annuali pur considerando le spese di ristrutturazione a carico del locatario?”.
Nel ricorso depositato si fa anche la considerazione del minor valore immobiliare che i fabbricati prospicenti l’area andrebbero ad avere in considerazione sia del fatto che saranno persi gran parte dei parcheggi e che i residenti dovranno convivere con i rumori innescati dal nuovo centro sportivo, specialmente per quanto riguarda i campi da padel ed al maggior traffico diretta conseguenza dell’affluenza di persone. In attesa dell’esito dei ricorsi, i lavori sono stati sospesi per un periodo che non si preannuncia breve. D.P.