desenzano

“Compagni di strada”, l’associazione che trova una casa ai cani randagi

La struttura guidata dal presidente Matteo Bulgarini ospita con grande attenzione cani: “Non abbiamo nessuna fretta di vederli uscire ma quando lo fanno dobbiamo essere sicuri che sia una scelta giusta”

LE IMMAGINI: i musetti dei cani in cerca di adozione


Daniele Peretti


 

DESENZANO. Si possono ritenere fortunati quei cani anziani e problematici che si dovessero perdere dalle parti del canile di Desenzano. La struttura gestita dall’associazione “Compagni di strada” (presidente Matteo Bulgarini, Gianni Guidetti vice presidente e Mavis Lorenzon consigliere) ospita con grande attenzione cani con queste caratteristiche. Ovviamente porte aperte a tutti, ma “sono i cani anziani ad avere maggiori difficoltà - ci dice il presidente Bulgarini - ad essere adottati pur avendo in un certo senso un maggior diritto a vivere l'ultima parte della loro vita coccolati dall’affetto di una famiglia. Per questo li ospitiamo con tutte le attenzioni che meritano, ma selezione con molta attenzione il loro affido. Non abbiamo nessuna fretta di vederli uscire – al momento abbiamo 6 ospiti sui 200 stalli a disposizione – ma quando lo fanno dobbiamo essere sicuri che sia una scelta giusta”.

I dolci musetti dei cani in cerca di adozione

Ecco alcuni dei cani che l'associazione "Compagni di strada" di Desenzano: le foto sono imperdibili

Com’è la situazione degli abbandoni?

“Decisamente migliorata dopo che i tatuaggi sono stati sostituiti dal microchip che permette di individuare il proprietario con maggiore facilità. Ci sono i cani che ci vengono affidati dopo i sequestri giudiziari, per decesso dei proprietari e che gli eredi non vogliono tenere, oppure quelli che ospitiamo su segnalazioni delle assistenti sociali. Ci sono situazioni di tale povertà che gli umani hanno poco da mangiare e non hanno i soldi per mantenere i cani. Cerchiamo di non facilitare la cessione di proprietà ospitando i cani, ma sfruttiamo il circuito web per trovare la giusta adozione, lasciando i cani il più a lungo possibile nel loro ambiente famigliare”.

Che difficoltà incontrate nell’adozione di un cane problematico?

“Dipende dal tipo di problema. Ci sono quelli che hanno semplicemente un carattere forte e che devono incontrare umani con le stesse caratteristiche. Oppure quelli spaventati perché traumatizzati da precedenti esperienze o timidi che devono avere come riferimento famiglie presenti e pazienti. Per tutti i casi si fanno dei percorsi di affidamento con i quali seguiva da vicino la crescita del nuovo rapporto”.

L'adozione è libera?

“No appunto perché vogliano seguire da vicino tutte le fasi del pre e post affido. Al nostro canile fanno riferimento oi comuni di Desenzano, Sirmione e Montichiari, ma essendo un territorio di confine accettiamo richieste anche dal veronese e dal mantovano”.

A livello economico qual è la situazione?

“Ci autofinanziamo per il 60% con contributo dei comuni che copre solo una parte delle spese. Per chi ci vuole aiutare può a aderire alla nostra raccolta di pellet; poi c’è la possibilità di cedere i punti spesa Esselunga tramite la carta Fidaty che ci permettono di acquistare cibo e materiale di pulizia. Infine c’è la possibilità della cessione 5x1000 e l'adozione a distanza”.

Come spiegherebbe i motivi che portano ad una adozione di un cane anziano?

“Con i cani anziani ci vuole un cuore grande, zero egoismo per accettare che il nostro compagno di vita ci possa abbandonare a breve oppure ammalarsi: la bellezza di regalargli il calore di una famiglia dopo tanti anni di canile, ha un valore assoluto”.













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