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Verso l'addio al Super pass per gli over 50 al lavoro: la road map del dopo-emergenza

Giovedì giorno decisivo per le misure di allentamento. Mascherina solo al chiuso


di Gabriele Santoro


ROMA. Le ultime restrizioni da Covid - mascherina e Green pass - rimarranno ancora per settimane nei luoghi chiusi. All'aperto, invece, l'Italia si prepara a respirare, sempre con l'occhio all'andamento dei contagi.

E uno dei punti su cui sarebbe orientato il governo sarebbe lo stop dell'obbligo del Super pass per gli over 50 sul posto di lavoro: potrebbe bastare quello "base”.

A due settimane dal 31 marzo, quando scadrà dopo oltre due anni lo stato d'emergenza, il governo si prepara a varare nuove misure di allentamento delle regole anti-pandemia.

Il via libera dovrebbe arrivare dal Consiglio dei ministri forse giovedì 17 marzo, dopo un passaggio dalla Cabina di regia; domani, 16 marzo a mezzogiorno si riunirà anche la Conferenza delle Regioni, che dovrebbe presentare proposte al governo proprio sui contenuti del provvedimento di uscita dall'emergenza.

Oggi intanto il premier Mario Draghi ha incontrato a Palazzo Chigi il ministro della Salute Roberto Speranza, insieme con il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro. Alla riunione, a cui ha partecipato anche il sottosegretario Roberto Garofoli, si sarebbe discusso appunto della road map.

In generale, a quanto emerso finora, dall'1 aprile dovrebbe cadere l'obbligo del Green pass all'aperto per ristoranti e bar, così come del “rafforzato" per i trasporti pubblici locali.

Per i trasporti "lunghi” (come aerei, treni e navi) si potrebbe richiedere un tampone negativo. Il governo spera delle vacanze di Pasqua per rilanciare il settore turistico: per questo già dal 1 aprile dovrebbe non servire più il pass per le strutture ricettive, per i musei e le mostre e le attività commerciali.

Gli stadi dovrebbero tornare al 100% (ma si preme per una deroga per la partita della Nazionale del 24 marzo) mentre per i palazzetti le capienze dovrebbero aumentare progressivamente.

Con l'addio allo stato d'emergenza dovrebbero poi decadere le quarantene da contatto, anche per i non vaccinati.

La novità riguarderà anche le scuole, dove - probabilmente non da subito - dovrebbe sparire anche l'obbligo della Ffp2 in favore della chirurgica. In generale, a quanto emerge, nei luoghi chiusi i visi dovranno rimanere coperti ancora per un po'.

Sparirà invece con il 31 marzo la struttura commissariale. Per il dopo-Figliuolo circolano due ipotesi: le funzioni potrebbero passare a strutture di missione in seno al ministero della Salute o a Palazzo Chigi, oppure passare alle Regioni, compreso l'acquisto dei vaccini. Addio anche al Cts, ma Locatelli e Brusaferro dovrebbero rimanere come consulenti del governo.

Il dibattito tra falchi e colombe, comunque, è ancora aperto e in maggioranza alcune forze politiche premono per un allentamento rapido delle misure, in particolare il Green pass. 

Non si escludono delle verifiche a metà mese per capire se e quanto alleggerire ulteriormente le restrizioni, come ad esempio l'obbligo di Green pass al chiuso o l'uso della Ffp2. Misure che potrebbero entrare in gioco con il mese di maggio e poi progressivamente, per gradi, con giugno: ai concerti e allo stadio dovrebbe bastare la chirurgica, così come nei bus e nelle metro, in aereo e in treno. Il 15 giugno, infine, è l'altra data chiave per l'Italia del Covid. E' quella in cui scadrà l'obbligo vaccinale e anche quella - è una delle ipotesi - in cui potrebbe andare in soffitta davvero la “certificazione verde”.













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