Venezia, in carcere per aver evirato l'ex che voleva stuprarla
La donna accusata di tentato omicidio, per l'uomo – sottoposto a un delicato intervento chirurgico – nessun provvedimento. Vicenda ancora da ricostruire nei dettagli (foto Ansa)
VENEZIA. Sotto accusa, e in carcere, è finita solo lei, che per difendersi dall'ex marito violento l'ha evirato con un coltello da cucina. La 35enne, di origine straniera, voleva evitare di essere abusata dall'ex consorte, un quarantenne connazionale, ma quando sono giunti la polizia con i soccorritori, e l'uomo è stato portato in ospedale, si è ritrovata a dover rispondere dell'accusa di tentato omicidio. Con questa ipotesi di reato, il magistrato di turno, valutati i riscontri degli agenti sul posto, ha disposto la misura cautelare. Arrestata e portata nel carcere femminile della Giudecca.
La vicenda, spiegano fonti investigative, è ancora tutta da ricostruire nei dettagli. In sostanza, il campo delle responsabilità e delle accuse potrebbe cambiare, in ipotesi, quando arriverà al vaglio del gip, per l'udienza di convalida. Non mancano le polemiche, per ora solo sui social, perché al presunto aggressore, colui che la donna ha accusato di aver tentato uno stupro, non sarebbe stato mosso per ora alcun addebito. L'uomo è in ospedale, in prognosi riservata (ma non in pericolo di vita) dopo il lungo intervento subito sabato notte, quando un equipe chirurgica di urologia è riuscita a ricucire la parte parzialmente amputata dal fendente della donna, che si era difesa con un coltello da cucina.
Arrivando sul posto, un appartamento in un condominio del quartiere di Marghera, i medici del Suem ei poliziotti aveva trovato la 35enne in strada, sotto shock e con investiti imbrattati di sangue. Dentro la casa l'uomo, in condizioni critiche, con una brutta ferita. Se nelle ore successive per la presunta vittima si sono aperte le porte del carcere, qualcosa evidentemente non dev'essere tornato al pm nella ricostruzione fornita dalla 35enne. Ora si attende che l'ex marito possa essere ascoltato dagli investigatori, per definire meglio il quadro del fatto di sangue.
Nella colluttazione ingaggiata con l'ex, è rimasta ferita anche la donna, medicata la sera stessa del fatto, poi visitata nuovamente in pronto soccorso dai medici che poi l'hanno riconsegnata alle forze dell'ordine.
L'episodio di violenza era avvenuto al termine di una lite tra i due ex coniugi, che avevano deciso di incontrarsi per cercare un accordo sulla gestione dei giorni nei quali la figlia veniva affidata prima all'uno e poi all'altra.