Usa, verso pena di morte per assassino ceo United HealthCare

Gran giurì federale incrimina Luigi Mangione

NEW YORK


(ANSA) - NEW YORK, 17 APR - Una gran giuri' federale ha emesso quattro capi d'imputazione contro Luigi Mangione, il giovane di Baltimora accusato dell'omicidio dell'amministratore delegato (ceo) di United HealthCare Brian Thompson lo scorso 4 dicembre a Manhattan. Il primo aprile l'Attorney General Pam Bondi aveva annunciato l'intenzione di chiedere la pena di morte per Mangione. L'atto d'accusa, presentato presso la US District Court, significa che il gran giuri' ha riscontrato motivi ragionevoli per procedere contro il giovane — un livello relativamente basso di prova, ma richiesto dal Quinto Emendamento per l'avvio di un procedimento penale per reati gravi. Contestualmente all'atto d'accusa, è stato assegnato un giudice che avrà il compito di pronunciarsi su eventuali mozioni, gestire le controversie e sovrintendere all'intero processo, comprese le fasi relative alla richiesta di pena capitale. Mangione deve rispondere a incriminazioni parallele a New York. L'ufficio del District Attorney di Manhattan gli ha contestato un omicidio di primo grado per compiere un atto di terrorismo, reato che comporta l'ergastolo senza sconti di pena. Mangione é stato incriminato dallo stesso ufficio di uso di arma da fuoco per commettere un omicidio, un delitto che ha il potenziale di portare alla iniezione letale. (ANSA).













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