Ucraina, anche bambini fra le 10 vittime dell'attacco aereo
E' successo nella notte a Sumy. Danneggiato dai bombardamenti anche un impianto medico-nucleare. Oggi il cessate il fuoco per i corridoi umanitari
KIEV. Le forze russe hanno lanciato ieri notte, 7 marzo, un attacco aereo contro la città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese, provocando oltre 10 vittime, tra cui anche un numero imprecisato di bambini.
Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, secondo quanto riportano i media internazionali. "Sfortunatamente ci sono bambini tra le vittime", ha detto Zhyvytsky in un video postato su Facebook, spiegando che le vittime sono più di 10. C'è stata una "battaglia impari" con le forze russe che hanno bombardato i civili, scrive nel post: "Ci sono morti e feriti, i soccorritori stanno lavorando sui luoghi".
L'Ucraina ha riferito all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali è stato danneggiato dai bombardamenti della Russia nella città di Kharkiv.
Lo ha detto il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, sottolineando che i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito.
"Dobbiamo agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l'ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare", ha tuttavia sottolineato Grossi.
Così l'Ucraina entra nel 13/esimo giorno di guerra e le città stremate e sotto assedio sperano nella tregua annunciata per stamani, 8 marzo, dai russi, la quarta dopo tre consecutive cadute nel vuoto.
Dopo una notte di apparente diminuzione della violenza sul terreno - ma in cui è stato colpito un centro medico radiologico, senza conseguenze -, dalle 9 locali (le 8 italiane) il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato corridoi umanitari per evacuare i civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol, suscitando qualche speranza dopo il nulla di fatto degli ultimi tentativi per i quali Mosca e Kiev si sol Pentagono ieri ha dichiarato di aver notato pochissimo movimento nelle truppe russe sul terreno.
Ma la notte si era aperta con la notizia di esplosioni a Odessa, che da giorni aspetta l'attacco russo. Come lo aspetta anche Kiev, dove i russi stanno raccogliendo le forze, in attende che scatti l'offensiva finale sulla capitale.
A Mariupol l'assedio dura ormai da una settimana e le 200.000 anime che la abitano - nelle parole di Human Rights Watch - sono "intrappolati in un incubo gelato e senz'acqua né luce e vivono sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi".
Nella snervante attesa, il presidente ucraino, con l'ennesimo messaggio video, ha voluto ribadire di essere a Kiev: "Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra", ha tuonato, accusando il nemico di usare "tattiche medievali" per punire gli ucraini.no scambiati accuse di sabotaggio.