Mafia, il boss Giovanni Brusca è tornato in libertà dopo 25 anni di carcere
Oggi ha 64 anni e ha scontato la sua pena: è diventato collaboratore di giustizia
PALERMO. Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine pena, il boss mafioso Giovanni Brusca, fedelissimo del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia ammettendo, tra l'altro, il suo ruolo nella strage di Capaci (dove morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta) e nell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo.
La notizia è stata data da L'Espresso. Brusca, oggi 64enne, è uscito dal carcere di Rebibbia, a Roma, con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza della condanna.
Sarà sottoposto a controlli e protezione ed a quattro anni di libertà vigilata, come deciso dalla Corte d'Appello di Milano.
"Mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata. Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere", è stato il commento della sorella di Falcone, Maria Falcone.