elezioni

M5S, niente deroghe al limite due mandati: fuori anche Fraccaro

L’annuncio di Conte ai vertici del Movimento: strada sbarrata per molti big, da Fico a Bonafede



ROMA. Non ci saranno deroghe al limite dei due mandati nel M5s. Il leader Giuseppe Conte lo avrebbe già comunicato ai vertici del Movimento, secondo quanto confermano fonti parlamentari.

In base a questa regola non potranno ricandidarsi molti big e volti storici dei 5 Stelle, tra cui Riccardo Fraccaro, origini venete ma trentino d’adozione dove è stato eletto in parlamento. 

Fraccaro, classe 1981, già ministro per i rapporti con il parlamento nel governo Conte I e poi sottosegretario alla presidenza del consiglio nel Conte II, ha ormai due legislature alle spalle.

Alle politiche del 2013 è stato candidato dal Movimento 5 Stelle come capolista alla Camera dei deputati ed è stato l'unico deputato pentastellato eletto nella circoscrizione Trentino-Alto Adige. Cinque anni dopo, nel 2018, dove è stato candidato alla Camera nel collegio uninominale di Pergine, battuto però da Maurizio Fugatti: viene comunque rieletto per effetto della candidatura anche come capolista del Movimento 5 Stelle nel collegio plurinominale.

Lo stop a un terzo mandato sbarra la strada di un ritorno in parlamento, tra gli altri, per il presidente della Camera Roberto Fico, Paola Taverna, l’ex ministro Alfonso Bonafede, Vito Crimi.

 

 

 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.